giovedì 7 marzo 2019

Recensione "La psichiatra" di Wulf Dorn

Il thriller non è un genere per tutti ma solamente per gli amanti del mistero, delle scomparse, delle uccisioni, un genere solo per i forti di cuore, se così si può dire. Un genere che può darti tanto in poco e che si distingue dal solito cliché a cui siamo abituati. Che altro dire? Scorrete in basso perché questa è sicuramente una lettura che vale la pena leggere.

Titolo: La psichiatra
Autore: Wulf Dorn
Casa Editrice: T.E.A
Genere: Thriller
Pagine: 395
Prezzo di copertina: 10,20

Trama: Lavorare in un ospedale psichiatrico è difficile. Ogni giorno la dottoressa Ellen Roth si scontra con un'umanità reietta, con la sofferenza più indicibile, con il buio della mente. Tuttavia, a questo caso non era preparata: la stanza numero 7 è satura di terrore, la paziente rannicchiata ai suoi piedi è stata picchiata, seviziata. È chiusa in se stessa, mugola parole senza senso. Dice che l'Uomo Nero la sta cercando. La sua voce è raccapricciante, è la voce di una bambina in un corpo di donna: le sussurra che adesso prenderà anche lei, Ellen, perché nessuno può sfuggire all'Uomo Nero. E quando il giorno dopo la paziente scompare dall'ospedale senza lasciare traccia, per Ellen incomincia l'incubo. Nessuno l'ha vista uscire, nessuno l'aveva vista entrare. Ellen la vuole rintracciare a tutti i costi ma viene coinvolta in un macabro gioco da cui non sa come uscire. Chi è quella donna? Cosa le è successo? E chi è veramente l'Uomo Nero? Ellen non può far altro che tentare di mettere insieme le tessere di un puzzle diabolico, mentre precipita in un abisso di violenza, paranoia e angoscia. Eppure sa che, alla fine, tutti i nodi verranno al pettine...

Recensione: Ho terminato la lettura di questo libro proprio qualche minuto fa, dopo averlo regalato ad una delle mie colleghe e averlo comprato anche io subito dopo spinta dalla curiosità. Come un amante di questo genere, ‘La psichiatra’ di certo non poteva mancare nella mia libreria ma anche nel mio bagaglio di lettura. Ammetto che, come mio solito, non ho letto la trama, buttandomi a capofitto sulla lettura con tanti desideri e aspettative.

<<Non credere a nessuno. Non fidarti nemmeno di te stesso. Non cercare la verità. Perché sarà la verità a trovare te.>>

Ellen è una giovane psichiatra, con pochi precedenti dietro le sue spalle. Ogni giorno è propensa a scontrarsi con persone con problemi sotto il normale e, delle volte, Ellen lo sa bene, se ci si fa prendere troppo la mano nel risolvere i problemi altrui, si rischia di impazzire. Si ritroverà tra le mani un caso alquanto misterioso datogli dal suo stesso fidanzato, Chris. Una donna della quale non si sa il nome occupa la stanza 7, nessuno l’ha mai vista se non la protagonista e il suo medico precedente. Quella stanza, da Ellen, è considerata come la stanza del terrore, sempre chiusa e completamente al buio. Non appena tre giorni dopo l'arrivo della paziente, quest'ultima, scompare e Ellen è determinata a trovarla per salvarla ‘ dall’uomo nero’ come le aveva promesso. Con l’aiuto di Mark e di altri personaggi si giungerà ad una macabra verità.

<<Ti piacciono le fiabe, piccola Ellen?>>
Le sembrava quasi di risentire la voce dell'uomo nero alle sue spalle.
<<Risolvi l'indovinello. Ti lascio tre giorni di tempo per scoprirlo.>>

Sono rimasta con il fiato sospeso mentre i miei occhi saettavano tra un rigo e l’altro, la storia è carica di colpi di scena, diverse volte, avendola letta di sera, ho dovuto interrompere per pochi attimi la lettura per l'ansia che mi portavo addosso. Questo romanzo ha decisamente giocato con la mia immaginazione per tutta la durata della lettura.

<<A volte si riesce ad ingannare se stessi tanto a lungo da credere perfino alle proprie invenzioni.>>

Un'altra cosa interessante: i personaggi sono fantastici!
Ne sono rimasta davvero entusiasta, lo scrittore ha soddisfatto a pieno le mie aspettative e i miei desideri in quanto tutti i personaggi hanno suscitato le giuste emozioni.
Uno dei personaggi che mi ha subito colpito è stato quello di Mark, così simpatico, gentile e disponibile. Diciamo che è stato il primo su cui ho puntato il dito, accusandolo di essere l’artefice del crimine commesso. Mi sono rimangiata tutta non appena sono andata avanti con i capitoli. Non so cosa di preciso mi ha attratta, forse il suo lato misterioso che lo ha accompagnato fino alla fine oppure l’amore segreto che ripone verso la protagonista stessa. L’autore l’ha ben strutturato e questo non mi ha fatto altro che regalare un grande piacere. È riuscito a trasmettermi a pieno ogni sua emozione e ogni suo pensiero sopratutto nel finale.

Secondo personaggio che mi ha davvero sorpreso e incuriosito è stato quello di Ellen. Donna dall’animo forte con delle grandi capacità che verranno messe a dura prova con l’incontro della paziente misteriosa. Di lei mi è piaciuta la sicurezza e il coraggio nell’affrontare le sue stesse paure e timori. Quello che mi ha davvero sorpreso e inquietato su di lei è ciò che si viene a scoprire nel finale che darà un quadro completo della situazione, facendoci conoscere un ritratto diverso della protagonista che conoscevamo.

Terzo personaggio che ho amato ma che, purtroppo, è comparso si e no alla fine della storia, è sicuramente Volker, amico fidato di Mark, che ha aiutato moltissimo nel caso.

<<Volker non è soltanto un bravo giornalista e un hacker, ma anche un esperto nella ricerca di persone scomparse.>>

Sono del parere che senza di lui la storia sarebbe stata incompleta. Ho amato fin da subito il suo carattere sbarazzino, sempre pronto a sdrammatizzare su qualunque cosa.
Se non fosse stato per i personaggi ben descritti dal punto di vista morale, siccome in campo estetico non ci è stato riservato molto, la trama non sarebbe stata così pazzesca e unica. Ne ho letti molti di thriller, uno diverso dall’altro, e questo mi ha davvero conquistata con poco. Se visto bene la trama pare complessa ma in realtà lo è di meno rispetto ad altri libri che ho letto, nonostante tutto mi ha tenuta con il punto interrogativo fino all’ultima pagina. L’ho trovata davvero originale e impeccabile, regalandomi suspense e alle volte anche paura in determinate parti.
Per quanto riguarda lo stile di scrittura non mi ha delusa affatto. L’ho trovato fanstastico, per niente pesante, ben descrittivo e riflessivo al punto giusto. Con le parole adatte è riuscito a portarmi in un mondo che non è il mio, facendomi provare a pelle le stesse sensazioni dei personaggi.
È il primo romanzo che leggo dello scrittore Wulf Dorn e, dopo La psichiatra, non sarà sicuramente l'ultimo.
In conclusione posso dirvi che questo è un libro degno del suo genere, capace di portarvi alla scoperta di realtà a noi ignote.

5/5🌟🌟🌟🌟🌟

Nessun commento:

Posta un commento