domenica 31 marzo 2019

Recensione "Tredici" Serie Tv


Quando ho iniziato a vedere la prima puntata di questa serie tv ero pervasa dalla curiosità, in quanto ne avevo sentito parlare molto bene.
Ci troviamo dinanzi ad una scuola e ad una famiglia che piange la morte della giovane Hannah Baker che qualche settimana prima aveva messo fine alla sua vita tagliandosi le vene. La storia ha inizio non appena Clay Jensen, tornato a casa da scuola, trova una misteriosa scatola contenenti tredici casette. Iniziandole ad ascoltare Clay capirà le ragioni che hanno portato Hannah a compiere quel tragico gesto.

In questa prima stagione, senza dubbio, il personaggio che mi è piaciuto più di tutti e stato Clay. Sin dalla prima puntata viene mostrato il suo affetto e il suo amore verso Hannah, il dolore che prova nel superare questa perdita. Si può dire che sia un ragazzo davvero intelligente, forte per gli altri ma debole per se stesso. È molto insicuro di se stesso e si sente costantemente colpevole ed incapace di agire. Ciò che mi è piaciuto di lui è stato sicuramente il modo in cui ha cercato di relazionarsi con Hannah nei flashback che ci vengono forniti e il modo in cui la difende dopo la sua morte. Ciò che invece non mi è piaciuto particolarmente sono in momenti in cui è stato troppo brusco con i vari protagonisti, anch’essi presenti nelle casette di Hannah.

Anche Olivia Baker, nonostante la sua non totale presenza nelle puntate, mi ha davvero affascinata. Viene mostrata, inizialmente, come una madre che soffre per la perdita della sua bambina, dando via ad un processo legale contro la scuola. Successivamente attraverso scene che raccontano il prima del tragico accaduto possiamo vedere l’affetto che le riserva. Quello che mi è piaciuto di lei è stata l’iniziativa per combattere il bullismo e il suo carattere.

Personaggio che invece non mi è piaciuto molto è stato proprio quello della nostra Hannah Baker, liceale che è colpita da atti di bullismo. Mi è parsa troppo bambina in certi versi, ferendo i sentimenti di persone innocenti e commettendo azioni che a parer mio poteva evitare. Inoltre la maggior parte delle ragioni elencate nelle casette mi sono sembrate non molto drastiche, aperte per ciò che ha commesso Bryce.

Mi è piaciuta molto la prima stagione, sopratutto per il modo in cui è stata strutturata. Ho apprezzato molto l’introduzione di flashback che mi hanno aiutato a capire ciò che diceva Hannah nelle casette. L’ha trama l’ho trovata molto originale e sopratutto mi è piaciuto il tema che hanno deciso di trattare.

domenica 24 marzo 2019

Recensione "Quello che non ho scritto" di Daniele Marzo

Titolo: Quello che non ho scritto 
Autore: Daniele Marzo 
Casa Editrice: Gruppo Albatros
Genere: Narrativa 
Pagine: 113
Prezzo di copertina: 12,00

Trama: "Mi chiamo William James Burton e da circa due anni sento il desiderio di trasformare il mio silenzio in un libro". Quando Will prende in mano la penna e inizia a scrivere, pensa che è esattamente quello che gli serve per sfuggire alle giornate vuote che si susseguono una dopo l'altra, senza stimoli, senza emozioni, senza parole. È stanco, ma sente che è ora di cambiare qualcosa; non può più andare avanti così. È arrivato a un punto fermo, e adesso tocca a lui decidere se voltare pagina o continuare a rileggere quella squallida realtà che spaccia per vita. La storia d'amore che sta scrivendo sembra interessante, poi, ad un certo punto, il black-out. Cosa non ha funzionato? Perché la storia sembra avere vita propria e va verso un finale diverso da quello che ha immaginato? Forse è giunto il momento, per Will, di confrontarsi con quei mostri che ha sempre sperato di non incontrare... per lui il passato e il futuro sono congelati, esiste solo il presente, ed è proprio il presente che deve cercare di capire, pagina dopo pagina insieme ai lettori, per conoscere fino in fondo lo sconvolgente finale che si cela in fondo alla storia che non riesce a terminare.

Recensione:  Avete presente il momento in cui non riuscite a a trovare una lettura che sia diversa, ma quella arriva proprio in un momento inaspettato? È ciò che è successo a me proprio un paio di sere fa, grazie al gentilissimo Daniele Marzo che ci ha inviato questa piccola perla di saggezza. 

La vita di William James Burton si è fermata da circa due anni, due anni dove tutto è solo silenzio. Non appena capisce che l’unico modo per trasformare il silenzio è scrivere un libro, prende la penna in mano e davanti un foglio bianco inizia a riflettere. Una storia d’amore sarebbe perfetta, una storia d’amore dove il personaggio sarebbe stato lui è la dolce donna sarebbe stata la sua amata Julie. Ma qualcosa non va come deve perché William non ha più il controllo che voleva, non sa come mai il finale non sia quello giusto. Ed è qui che capisce il motivo di quel finale tanto diverso dalla propria immaginazione. È una sfida tra il passato e il presente dove William sarà costretto a comprendere quale sia la verità che si cela dietro i suoi pensieri, quale sia in realtà il vero finale della sua storia. 

Quando ho terminato di leggere i ringraziamenti e non appena ho chiuso il libro un senso di tristezza si è posato nel mio petto. Ho passato interminabili minuti a riflettere sulle parole ferme del protagonista, su ciò che ha scritto e ciò che in realtà non ha scritto. In quel preciso istante mi sono sentita come William, persa in un angolo silenzioso che faceva troppo chiasso.

William James Burton vive in un mondo lontano da tutti, dalle delusioni, dalle emozioni; stanco di vivere una vita così sbagliata ai suoi occhi e stanco di mettere a tacere i demoni che troppo spesso riescono a liberarsi. Posso dire che è un uomo carico di pensieri dal momento che vive nella sua bolla silenziosa, ma che lo protegge. Sono rimasta veramente affascinata da questo personaggio molto complesso se lo si va ad analizzare, quasi mi ricorda Eugenio Montale con il suo vedere la vita in modo sofferente. Grazie alle parole dell’autore ho indossato i vestiti del protagonista, provando a sentire le sue sofferenze sulla mia pelle. 

Potrei provare a spiegare il perché della sua resa interna, del motivo per il quale non provava più stimoli per nulla; del suo lavoro, che riempiva le sue giornate vuote, e del suo sogno che non era mai riuscito a realizzare.

Oltre a William mi ha incuriosito anche il personaggio di Berney che, anche se poco presente, con i suoi modi di fare e di dire ha lascito un segno. Da quel che ho potuto leggere mi è sembrato un uomo pacifico ma anche duro quando serve. Questo l’ho potuto constatare in una scena dove lo vede con William, dove le sue parole sono state quasi lame affilate lanciate verso l’amico. Nel complesso credo che proprio grazie a Berney il protagonista sia arrivato alla conclusione.

<<Vuoi sapere se ti ho perdonato? È così importante per te? No, io non credo. Sai cosa penso? Penso che questa domanda la dovresti fare a te stesso. Ti sei mai perdonato tu Will?>>.


“Quello che non ho scritto” è un libro diverso da quelli che sono abituata a leggere, un libro che ti porta a riflettere sulla propria vita come Will ha fatto con la sua. Sin dal momento in cui ho letto la trama avevo capito che mi sarebbe piaciuto, ma una volta che l’ho terminato mi è sembrato quasi banale dire così. Mi ha dato un insegnamento, anche se piccolo però c'è stato. La trama è breve ma intensa, profonda. Ho apprezzato tantissimo il modo in cui l’autore ha parlato del personaggio, raccontando in terza persona le vicende. Di solito i libri scritti in questo determinato modo non mi colpiscono più di tanto ma con questo è stato diverso. Non ho riscontrato nulla di negativo e voi, cari lettori, sapete che le mie parole sono più che vere e sincere dal momento in cui quando un libro non mi piace non esito ad esprimere il mio giudizio. 

Il linguaggio utilizzato per certi versi risulta semplice, per altri più complesso dove vi sono i pensieri contorti. Grazie allo stile adottato sono riuscita a leggere questo libro in davvero poco tempo, con molta leggerezza. Il linguaggio in oltre è molto riflessivo, oserei dire quasi intimo.

In conclusione non posso che dire di aver tenuto tra le mani un piccolo capolavoro che, a parer mio, merita davvero di essere conosciuto da un vasto pubblico di lettori.

mercoledì 20 marzo 2019

Cover Reveal "Obsession" di Manuela Ricci

Titolo: Obsession (The Dangerous Series) sequel di Temptation 
Autore: Manuela Ricci 
Data di uscita: 31 Maggio in preorder dal 20 Marzo 
Prezzo ebook: 0,99 
Prezzo cartaceo: 12,50


Trama: Ryley Diaz, era il pericolo allo stato puro, era quella tempesta che sapevo con certezza mi avrebbe risucchiata nel turbinio disconnesso delle sue perversioni.
Avrei dovuto tenermi lontana da lui, dal desiderio fatale di essere la sua preda solo per una notte, invece, bramavo soltanto che avvenisse, che mi prendesse nel buio e che mi facesse schiava dei suoi giochi. Troppe cose ormai mi avevano cambiata, non ero più chi credevo di essere. La mia vita si era fatta spazio sulla menzogna ed ora che la verità era stata scoperta, non ero più solo la ragazza che lui aveva rapito, no, ero la figlia del suo capo. Tutto quello che era esploso fra di noi in quelle quattro mura fatte di specchi e catene doveva rimanere sepolto, come se le sue mani non avessero inevitabilmente marchiato il mio corpo. Ma la cosa che più mi ossessionava era capire chi fosse Abigail e cosa avesse rappresentato per Ryley. Il solo pronunciare il suo nome aveva scatenato in lui una reazione senza precedenti. Ogni giorno evitava di incontrarmi nei vari locali sotto copertura di Kane, il padre che non sapevo di avere, un boss della malavita di Miami.
Ma io dovevo fare qualcosa, dovevo toccare quel fuoco per bruciarmi, dovevo sentire come il suo sguardo mi avrebbe scavato l'anima spogliandomi da ogni più intimo segreto. Solo che non sapevo che alla fine tutto mi si sarebbe ritorto contro.

Estratto: "Ti ho espressamente detto di starmi lontano Ella, in quale cazzo di lingua te lo devo spiegare" sbraita, coprendo il mio corpo con il suo. Il profumo mi inebria i polmoni risvegliando in me i ricordi della notte precedente, quando le sue labbra hanno preso le mie facendomi provare cosa significhi essere imponenti.
"E se semplicemente non volessi ascoltarti??" ribatto sfidando quegli occhi più neri dell'oscurita. Mi sono sempre chiesta cosa ci fosse dietro il suo sguardo impassibile, dietro al suo modo di controllarsi senza far emergere mai un briciolo di emozioni. Alle volte, durante la notte, quando è solo un lenzuolo fresco a coprire il mio corpo caldo, mi domando come batta il suo cuore, che suono faccia quando il suo sguardo precipita nel mio trascinandomi in un oblio di emozioni tormentate.
"Di cosa hai paura Ryley?" Azzardo, le sue labbra carnose strette nella morsa dei denti bianchi che quasi penetrano nella carne.
"Sei tu quella che dovresti aver paura Ella" scandisce, premendo la fronte contro la mia, con quel possesso che mi scioglie come lava sulla pelle.
"Non sai che stai sfidando la persona sbagliata" aggiunge, la sua lingua guizza fuori solleticando le mie labbra. Sento le gambe diventare di gelatina e poi il suo ghigno malevolo gli si imprime in volto e capisco che è arrivato il momento della caccia...

Biografia: Manuela Ricci, classe 1984. Vive a San Teodoro, un paese turistico situato sulla costa orientale della Sardegna. Da ragazza frequenta il liceo classico, ma la sua più grande passione resta la scrittura. Fin da adolescente non fa altro che riempire il suo portatile di storie, finché un giorno si imbatte su una piattaforma on-line, Wattpad, dove poter far leggere ciò a cui ha dato vita la sua fantasia. Dopo un anno pubblica il suo primo romanzo: UN AMORE PROIBITO, appartenente a una trilogia, di seguito arriva anche la serie THE BRUINS che dopo mesi resta ancora stabile nella classifica dei Bestseller, con l'ultimo romanzo, LA MIA RIVINCITA SEI TU fra i più venduti. Madre di un bambino di sette anni, non abbandona la sua passione, e divide le sue giornate per essere una madre di giorno e una sognatrice che dà vita ai suoi personaggi di notte. Torna su Amazon con il secondo volume della Dangerous Series, Obsession, sequel di Temptation. Ryley Diaz torna a tormentare le vostre notti insonni.

Recensione "La moglie innocente" di Ami Lloyd

Titolo: La moglie innocente
Autore: Amy Lloyd   
Casa Editrice: Newton Compton  
Genere: Thriller 
Pagine: 317
Prezzo di copertina: 8,50


Trama: Ti fidi di lui. Allora perché ti fa così paura?
Vent’anni fa, Dennis Danson fu arrestato e condannato per l’omicidio di una ragazza nella Contea di Red River, in Florida.
Ora, dopo tanto tempo, sul web si sta diffondendo a macchia d’olio un documentario che rimette in discussione le indagini. Il popolo della rete invoca la liberazione dell’uomo, accusato ingiustamente. 
A chilometri e chilometri di distanza, in Inghilterra, Samantha è ossessionata dalla storia di Dennis. Gli scrive delle lettere e si lascia sedurre dal suo fascino e dalla sua gentilezza. Tanto da decidere di abbandonare la sua vecchia vita per sposarlo e lottare ufficialmente per il suo rilascio. Eppure, quando la campagna ha successo e Dennis viene liberato, Samantha inizia a notare piccoli dettagli che le fanno temere di non aver mai compreso veramente l’uomo che ha sposato.
Davvero può essere sicura che sia innocente?

Recensione: Ho trovato questo libro per caso tra gli scaffali della piccola libreria di fianco alla mia scuola e, vedendo copertina e titolo, non ho potuto fare a meno di aquistarlo. 

La storia ruota attorno al carcerato Dennis Danson, accusato e arrestato vent'anni prima per l'omicidio di una ragazza.
Al giorno d'oggi, però, il caso è saltato nuovamente allo scoperto, mettendo in dubbio la pena di morte destinata a Dennis. Samantha, d'altra parte, la vediamo nei panni di una giovane maestra, interessata al caso di un assassino. Sam si farà trascinare dall'emozioni che la porteranno a compiere scelte difficili, a conoscere persone malvagie ma anche fantastiche. Ma la domanda è: cosa succede quando la vita ti impone una strada e tu non puoi fare altro che percorrerla? Non vi resta che andare in libreria e comprare questo fantastico libro per scoprire cosa si cela dietro al caso di Dennis Danson.

I personaggi che mi sono piaciuti maggiormente sono sicuramente Dennis, protagonista, e Carrie, sua amica fidata. Da una parte abbiamo un carcerato apparentemente innocente, occhi chiari e un sorriso fantastico. Di lui mi è piaciuto tutto, nonostante ci siano scelte che non ho  apprezzato, trovo che questo personaggio sia stato sviluppato benissimo. È  imprevedibile, sicuro di sé e estremamente inquietante alle volte.

<<Ti prego, Dennis!>>, urlò tra un singhiozzo e l'altro, prendendo a pugni la porta.
<<Ci sono solo due goccette di sangue!>> gridò lui. <<Non c'è nient'altro. Però forse è meglio se non tocchi le pareti>>.

Per quanto riguarda Carrie, invece, mi è piaciuto molto come personaggio, sin da subito in effetti. Mostrandosi sempre disponibile nei confronti del suo amico carcerato e di Sam. Lei la possiamo notare nel ruolo della regista della serie tv ispirata al caso di Dennis, questa è una cosa che ho apprezzato moltissimo, non ho mai trovato in altri libri questa idea, di conseguenza, dal mio punto di vista, l'ho riscontrata molto positiva e innovativa.

Non posso dire di aver trovato personaggi che mi abbiano deluso, perché non è così. Ognuno di essi, a modo proprio, è riuscito a conquistarsi il mio più sincero interesse.

Mi è piaciuta molto la trama, nonostante sia diversa dagli altri thriller che ho letto, l'ho trovata interessante, avvincente e capace di catturare a pieno il lettore. Ammetto che ci sono state scene, lette in ore serali, che mi hanno lasciato in bocca un senso di smarrimento, facendo crescere un'ansia che mi ha scossa da capo a piedi.


Lo stile di scrittura e fluido, con un ritmo impeccabile che ha reso la lettura molto tranquilla.Ho letto questo libro tutto d'un fiato e ho adorato questa cosa.
Per concludere posso consigliare al 100% questa lettura, che saprà trascinarvi in una realtà dove gli unici colpevoli sono coloro che si mostrano come vittime.



martedì 19 marzo 2019

Recensione "La storia di Clarissa" di Ilaria Rita Bianconi

Titolo: La storia di Clarissa 
Autore: Ilaria Rita Bianconi  
Casa Editrice: Self publishing  
Pagine: 191
Prezzo di copertina: 8,94



Trama: Questa è la storia di Clarissa, una ragazza speciale, che nella sua breve vita ha dovuto affrontare situazioni più grandi di lei. Fra cui il bullismo. Una storia attuale, dove la sua vita s’intreccia con quella di altri ragazzi e ragazze coetanei e non, con momenti di vita famigliare, sociale e scolastica. Una storia avvincente fra scandali e tanto altro..


Recensione: Ho avuto l’opportunità di leggere questa breve storia grazie alla disponibilissima e gentilissima Ilaria Rita Bianconi.
La vita di Clarissa non è proprio rosa e fiori, non dal momento in cui un gruppetto di ragazzi inizia a prenderla in giro. Ben presto anche lei diventa una vittima del bullismo, presa di mira per la sua semplicità e innocenza. Dopo tante sofferenze, però, anche lei riuscirà a vedere quello spiraglio di speranza con Jeson. Un ragazzo dall’animo gentile che riuscirà a prendersi cura della giovane, regalandole la felicità e un finale che le spetta.

Non appena ho iniziato a leggere il libro ho nutrito una speranza in quanto l’argomento trattato, il bullismo, mi affascina molto. Al giorno d’oggi questo è un argomento che tocca molti ragazzi da vicino e pian piano dovremmo riuscire a combatterlo.
Ma ciò si è affievolito andando avanti con la lettura, più andavo avanti più la delusione cresceva in me. Il libro improvvisamente ha preso una piega diversa da come era partito inizialmente. Ciò mi ha lascito l’amaro in bocca. Ne sono davvero triste per questo perché ripongo sempre molta fiducia negli autori emergenti.

Il personaggio che più ho preferito all’interno della storia è quello della protagonista, Clarissa, che si mostra come una ragazza ‘speciale’ colpita da atti di bullismo dai suoi coetanei per la sua dolcezza e innocenza. È simpatica, disponibile e anche dolce. Mi è piaciuto di lei il fatto che fino alla fine è riuscita ad ‘uscire’ da questo periodo buio della sua vita, raggiungendo la felicità con il protagonista maschile.

Altro personaggio è Jeson che sin dal suo arrivo mi ha dato una parvenza positiva, l’ho trovato sempre affettuoso e dolce verso la protagonista. Una cosa che non mi è piaciuta di lui è il momento in cui ha confessato i suoi sentimenti, troppo in fretta secondo il mio pensiero. Sono del parere, come ben sapete oramai, che una relazione debba avere il giusto tempo per essere formata, cosa che in questo libro non ho visto. Inoltre personalmente non adoro il momento in cui i personaggi aprono il loro cuore così facilmente. 

Sono poche le scene che ho trovato carine per il semplice fatto che le restanti non sono state scritte con la giusta importanza. Le descrizioni ci sono state, anche se non molte, però il modo in cui sono state scritte non mi ha convinta. La trama è davvero carina, anche se devo smettere che l'ho trovata troppo affrettata. L’ho trovata davvero interessante per il tema trattato. Ciò che ha penalizzato il libro non è la trama in se per sé bensì lo stile di scrittura utilizzato. Mi sono trovata dinanzi ad un opera scritta con un linguaggio troppo semplice, bambinesco, rispetto a ciò che leggo di solito. Non mi è piaciuto il modo in cui è stata impostata la storia e la quasi assenza dei dialoghi tra i personaggi non ha aiutato. Sono del parere che i discorsi in un testo abbiano la loro importanza. Per concludere posso dire che l’opera ha una trama interessante ma non mi ha colpito il modo in cui è stata impostata.

sabato 16 marzo 2019

Recensione "Mal che vada ci innamoriamo" di Mary G. Baccaglini

Titolo: Mal che vada ci innamoriamo 
Autore: Mary G. Baccaglini 
Casa Editrice: Garzanti 
Genere: Romance
Pagine: 336
Prezzo di copertina: 14,36

Trama: Allegra è convinta di sapere tutto sull'amore. Per lei non è quella entità misteriosa capace di far passare notti insonni o giorni a guardare il mondo attraverso lenti rosa. Per lei l'amore è solo una delle tante cose che possono succedere nella vita. Forse per questo riesce ad avere la giusta lucidità per rispondere alle lettere che le donne le scrivono sulla sua rubrica le «Storie possibili». Se al primo appuntamento un uomo dice una frase piuttosto che un'altra, Allegra è in grado di mostrare i tre scenari che possono avverarsi e quindi se sarà «vissero felici e contenti», «mi accontento ma sono felice» o «una tragedia su ogni fronte». Ma tanto Allegra è brava a dispensare verità sull'amore, tanto è negata con sé stessa. Il suo cuore è lì, messo al sicuro in una botte di ferro. Fino a quando il giornale per cui lavora la licenzia e Allegra si ritrova a trent'anni disoccupata e a condividere un monolocale. Il futuro le sembra oscuro. Eppure le sue amiche sanno qual è la soluzione: è arrivato il momento di fare la sua lista dell'uomo perfetto e cercare anche per lei l'anima gemella, mettendo da parte la carriera. Appuntamento dopo appuntamento, però, Allegra colleziona solo disastri e si convince sempre di più che i sentimenti non facciano per lei. Ma la strada che porta alla felicità è lunga e tortuosa e Allegra deve avere il coraggio di ammettere che nessuno sa davvero tutto sull'amore. Perché l'amore è imprevedibile, non ha regole. Sbaglia, devia, torna indietro. E bisogna lasciarsi andare e accettare che siamo fatti anche di baci, di abbracci e di carezze.

Recensione: Ho avuto l'onore e il piacere di poter leggere questo fantastico libro, che avevo sempre guardato ma mai avuto l'opportunità di prendere. 
Quando mi si è posta l'occasione davanti non ho potuto fare a meno di coglierla, non sapendo che mi sarei trovata in un avventura senza precedenti.
Ci troviamo in una Milano incasinata, piena di casi umani da cui sarebbe meglio tenersi a distanza, un luogo dove circola poco amore ma tanti rapporti occasionali. 
Allegra, a un certo punto della sua vita, si renderà conto di essere una donna trentenne single, senza lavoro e che abita in un monolocale con due coinquiline, nonché grandi amiche.
Pensa di avere un quadro completo dell'amore, ma ciò che non ha capito è che, durante i suoi anni di vita, ha perso di vista alcune sfumature di colore che caratterizzano la parola AMORE. Cinque lettere, è vero, ma piene di imprevedibilità, follia e  passione. 
Ma il destino alle volte è bastardo e per Allegra e arrivato il momento di crescere.
Fra comparse del passato
Delusioni strazianti
Amori impossibili
E delle amiche fantastiche 
Allegra imparerà a essere una persona migliore, diversa e soprattutto matura.

Dal punto costruttivo dei personaggi, Allegra Casanova può sembrare una donna apparentemente forte ma quello di cui dobbiamo tenere conto é che si nasconde dietro a una realtà che le permette di affrontare la vita con più facilità, un modo per proteggersi e per rendere le delusioni meno delusioni e più all'altezza delle sue aspettative. Ma, in realtà, la nostra protagonista ha il cuore di cristallo, piccoli frammenti di pietra che, delusione dopo delusione, cadono in frantumi dentro di lei. Negli anni gli è sempre stato difficile rapportarsi con qualcuno, ha sempre pensato che da sola stava bene ma, con il tempo, si renderà conto che si, la solitudine è bella, ma avere la tua metà é ancora più bello. 
Lei è sicuramente un personaggio da cui bisogna imparare tanto.

Ti meriti di più che essere l'ogni tanto di qualcuno.
Ti meriti un uomo che ti faccia sapere quanto sei bella e quanto sei amata, perché le donne belle sono quelle amate e le donne amate sono le più belle.

Per quanto riguarda Alex, invece, ha ribaltato completamente i miei schemi. Mostrandosi come un personaggio diverso da quelli a cui sono solita andare in contro. 
Mi sono rispecchiata molto in lui dal punto di vista caratteriale ed è riuscito a conquistarmi sin da subito.

<<No. Quelli sono i tizi che frequenti tu. Superficiali, senza arte, senza anima. Cartucce. Bum, prima frase, e poi non hanno più niente da dire. Con le donne cliché questa tecnica funziona perché loro si emozionano per delle sciocchezze per anni. Non ti facevo una donna cliché.>>
<<Che diavolo significa donna cliché?>>
<<Che sei da manuale di istruzioni. Uguale alle altre.>>

Non pensavo di poterne rimanere così colpita ed estasiata, ed è stata una grande gioia. Sono abituata a riscontrare spesso caratteristiche negative in essi, ma questa volta ciò non è successo. Mi hanno regalato forti emozioni, mi hanno insegnato tanto è sopratutto mi hanno fatto sognare

Ho trovato la storia avvincente, a tratti divertente e per nulla banale. Questo mi ha permesso una lettura piacevole e simpatica che è riuscita a tenermi incollata alle pagine fino alla fine tanto che mi è dispiaciuto portarlo al termine.
Ho apprezzato tanto la rubrica _storie possibili_ che, in un certo senso, è riuscita a dare risposte a domande che frullavano imperterrite nella mia testa.
Un aspetto che mi è piaciuto molto è come è stato evidenziato l'amore, questo sentimento cosi turbolento, e la donna con tutto ciò che la caratterizza. Anche i personaggi secondari mi hanno colpito molto e, di conseguenza, mi hanno insegnato tanto
Lo stile di scrittura, semplice ma intenso, è riuscito a coinvolgermi pienamente nella lettura, infatti, mi è stato difficile staccare gli occhi da quelle parole che ormai facevano parte di me.

Se siete alla ricerca di qualcosa di innovativo e frizzante credo che siate nel posto giusto!

Voto: 5/5

giovedì 14 marzo 2019

Cover Reveal "Kiss me like you love me" di Kira Shell


Titolo: Kiss me like you love me – Let the game begin (vol.1)
Autore: Kira Shell
Editore: Self publishing 
Genere: Suspance romance/young adult
Data d’uscita: fine marzo 2019 (data precisa verrà indicata a breve)
Prezzo ebook: 2,99
Prezzo cartcaeo: (verrà indicato a breve)
Pagine: 522


Trama: Il destino è come un gioco che si diverte a mescolare le vite di Selene e Neil mediante una potente attrazione fatale, passionale e coinvolgente. Il loro non sarà un amore come gli altri, sarà intellegibile, misterioso, erotico e soprattutto silente. 
Selene, si trasferirà da  Detroit nel Lower Manhattan, per tentare di ricucire un rapporto ormai sgretolato con suo padre Matt Anderson, un chirurgo ricco e famoso che vive in una lussuosa villa con la sua nuova compagna e i suoi tre figli.
In una circostanza del tutto imprevedibile incontrerà Neil Miller, il figlio maggiore di Mia Lindhom, compagna di suo padre e sin da subito sarà attratta dalla sua aura enigmatica e misteriosa.
Neil è un ragazzo diverso dal normale, il suo passato doloroso ha danneggiato irreparabilmente la sua anima ma anche la sua mente rendendo complicato il suo rapporto con le donne e il suo approccio alle relazioni umane. Selene cercherà in tutti i modi di dare delle risposte ai suoi comportamenti ambigui, cercherà di interpretare il suo linguaggio muto, perché Neil parla solo con i suoi occhi dallo strano colore dorato ed è talmente criptico da rendere impossibile scalfire la prigione blindata nella quale si è rinchiuso per proteggersi dal mondo. Neil ha sospeso da tre anni la terapia con il dottor Lively, lo psichiatra di fiducia che segue il suo caso sin da quando era un bambino, ma i suoi progressi sono lenti e non ha alcuna intenzione di collaborare per farsi aiutare, considera se stesso sbagliato e vive la sua “diversità” come un limite che gli impedisce di legarsi a Selene, perché tutto ciò che può concedere alle donne sono solo baci furtivi e sesso senza sentimenti: questo è il concetto d’amore che gli è stato insegnato a soli dieci anni.
Ma se a complicare le cose si aggiungesse anche uno sconosciuto in cerca di vendetta, cosa accadrebbe? 
Selene e Neil si ritroveranno catapultati in un "gioco" macabro e pericoloso con strani enigmi da decifrare. Ognuno di essi conterrà un messaggio intellegibile che Neil dovrò scoprire prima che Player 2511 possa colpire lui e chiunque gli stia accanto, soprattutto i suoi fratelli che rappresentano per lui un altro tipo d’amore: quello puro e incontaminato dal male.
Tutti faranno parte di questo assurdo labirinto, tutti saranno dei bersagli.
Kiss me like you love me- Let the game begin è il primo volume della duologia composta dal seguito Kiss me like you love me - Game Over.

Chi riuscirà a salvarsi? Chi è Player 2511? Cosa accadrà a Selene e Neil?

«La vita non è un gioco, è la tua vita ad essere in gioco»



giovedì 7 marzo 2019

Recensione "La psichiatra" di Wulf Dorn

Il thriller non è un genere per tutti ma solamente per gli amanti del mistero, delle scomparse, delle uccisioni, un genere solo per i forti di cuore, se così si può dire. Un genere che può darti tanto in poco e che si distingue dal solito cliché a cui siamo abituati. Che altro dire? Scorrete in basso perché questa è sicuramente una lettura che vale la pena leggere.

Titolo: La psichiatra
Autore: Wulf Dorn
Casa Editrice: T.E.A
Genere: Thriller
Pagine: 395
Prezzo di copertina: 10,20

Trama: Lavorare in un ospedale psichiatrico è difficile. Ogni giorno la dottoressa Ellen Roth si scontra con un'umanità reietta, con la sofferenza più indicibile, con il buio della mente. Tuttavia, a questo caso non era preparata: la stanza numero 7 è satura di terrore, la paziente rannicchiata ai suoi piedi è stata picchiata, seviziata. È chiusa in se stessa, mugola parole senza senso. Dice che l'Uomo Nero la sta cercando. La sua voce è raccapricciante, è la voce di una bambina in un corpo di donna: le sussurra che adesso prenderà anche lei, Ellen, perché nessuno può sfuggire all'Uomo Nero. E quando il giorno dopo la paziente scompare dall'ospedale senza lasciare traccia, per Ellen incomincia l'incubo. Nessuno l'ha vista uscire, nessuno l'aveva vista entrare. Ellen la vuole rintracciare a tutti i costi ma viene coinvolta in un macabro gioco da cui non sa come uscire. Chi è quella donna? Cosa le è successo? E chi è veramente l'Uomo Nero? Ellen non può far altro che tentare di mettere insieme le tessere di un puzzle diabolico, mentre precipita in un abisso di violenza, paranoia e angoscia. Eppure sa che, alla fine, tutti i nodi verranno al pettine...

Recensione: Ho terminato la lettura di questo libro proprio qualche minuto fa, dopo averlo regalato ad una delle mie colleghe e averlo comprato anche io subito dopo spinta dalla curiosità. Come un amante di questo genere, ‘La psichiatra’ di certo non poteva mancare nella mia libreria ma anche nel mio bagaglio di lettura. Ammetto che, come mio solito, non ho letto la trama, buttandomi a capofitto sulla lettura con tanti desideri e aspettative.

<<Non credere a nessuno. Non fidarti nemmeno di te stesso. Non cercare la verità. Perché sarà la verità a trovare te.>>

Ellen è una giovane psichiatra, con pochi precedenti dietro le sue spalle. Ogni giorno è propensa a scontrarsi con persone con problemi sotto il normale e, delle volte, Ellen lo sa bene, se ci si fa prendere troppo la mano nel risolvere i problemi altrui, si rischia di impazzire. Si ritroverà tra le mani un caso alquanto misterioso datogli dal suo stesso fidanzato, Chris. Una donna della quale non si sa il nome occupa la stanza 7, nessuno l’ha mai vista se non la protagonista e il suo medico precedente. Quella stanza, da Ellen, è considerata come la stanza del terrore, sempre chiusa e completamente al buio. Non appena tre giorni dopo l'arrivo della paziente, quest'ultima, scompare e Ellen è determinata a trovarla per salvarla ‘ dall’uomo nero’ come le aveva promesso. Con l’aiuto di Mark e di altri personaggi si giungerà ad una macabra verità.

<<Ti piacciono le fiabe, piccola Ellen?>>
Le sembrava quasi di risentire la voce dell'uomo nero alle sue spalle.
<<Risolvi l'indovinello. Ti lascio tre giorni di tempo per scoprirlo.>>

Sono rimasta con il fiato sospeso mentre i miei occhi saettavano tra un rigo e l’altro, la storia è carica di colpi di scena, diverse volte, avendola letta di sera, ho dovuto interrompere per pochi attimi la lettura per l'ansia che mi portavo addosso. Questo romanzo ha decisamente giocato con la mia immaginazione per tutta la durata della lettura.

<<A volte si riesce ad ingannare se stessi tanto a lungo da credere perfino alle proprie invenzioni.>>

Un'altra cosa interessante: i personaggi sono fantastici!
Ne sono rimasta davvero entusiasta, lo scrittore ha soddisfatto a pieno le mie aspettative e i miei desideri in quanto tutti i personaggi hanno suscitato le giuste emozioni.
Uno dei personaggi che mi ha subito colpito è stato quello di Mark, così simpatico, gentile e disponibile. Diciamo che è stato il primo su cui ho puntato il dito, accusandolo di essere l’artefice del crimine commesso. Mi sono rimangiata tutta non appena sono andata avanti con i capitoli. Non so cosa di preciso mi ha attratta, forse il suo lato misterioso che lo ha accompagnato fino alla fine oppure l’amore segreto che ripone verso la protagonista stessa. L’autore l’ha ben strutturato e questo non mi ha fatto altro che regalare un grande piacere. È riuscito a trasmettermi a pieno ogni sua emozione e ogni suo pensiero sopratutto nel finale.

Secondo personaggio che mi ha davvero sorpreso e incuriosito è stato quello di Ellen. Donna dall’animo forte con delle grandi capacità che verranno messe a dura prova con l’incontro della paziente misteriosa. Di lei mi è piaciuta la sicurezza e il coraggio nell’affrontare le sue stesse paure e timori. Quello che mi ha davvero sorpreso e inquietato su di lei è ciò che si viene a scoprire nel finale che darà un quadro completo della situazione, facendoci conoscere un ritratto diverso della protagonista che conoscevamo.

Terzo personaggio che ho amato ma che, purtroppo, è comparso si e no alla fine della storia, è sicuramente Volker, amico fidato di Mark, che ha aiutato moltissimo nel caso.

<<Volker non è soltanto un bravo giornalista e un hacker, ma anche un esperto nella ricerca di persone scomparse.>>

Sono del parere che senza di lui la storia sarebbe stata incompleta. Ho amato fin da subito il suo carattere sbarazzino, sempre pronto a sdrammatizzare su qualunque cosa.
Se non fosse stato per i personaggi ben descritti dal punto di vista morale, siccome in campo estetico non ci è stato riservato molto, la trama non sarebbe stata così pazzesca e unica. Ne ho letti molti di thriller, uno diverso dall’altro, e questo mi ha davvero conquistata con poco. Se visto bene la trama pare complessa ma in realtà lo è di meno rispetto ad altri libri che ho letto, nonostante tutto mi ha tenuta con il punto interrogativo fino all’ultima pagina. L’ho trovata davvero originale e impeccabile, regalandomi suspense e alle volte anche paura in determinate parti.
Per quanto riguarda lo stile di scrittura non mi ha delusa affatto. L’ho trovato fanstastico, per niente pesante, ben descrittivo e riflessivo al punto giusto. Con le parole adatte è riuscito a portarmi in un mondo che non è il mio, facendomi provare a pelle le stesse sensazioni dei personaggi.
È il primo romanzo che leggo dello scrittore Wulf Dorn e, dopo La psichiatra, non sarà sicuramente l'ultimo.
In conclusione posso dirvi che questo è un libro degno del suo genere, capace di portarvi alla scoperta di realtà a noi ignote.

5/5🌟🌟🌟🌟🌟

Segnalazione "Sembianze dei Silenzi" di Debora Cappa

Titolo: Sembianze dei Silenzi 
Autrice: Debora Cappa
Genere: Poesia

Sinossi: Trenta liriche in cui s'alternano instancabilmente tracce di luminosa felicità e schegge di malinconia tristezza, frammenti di vita che via via prendono corpo. Come su tele sapientemente dipinte, si intrecciano, creando un costante gioco volumetrico di chiaroscuri, variegati colori sfumati da passioni del vivere.

Biografia: Debora Cappa è una giovane scrittrice e poetessa pescarese, che al momento ha all’attivo la pubblicazione di otto libri.       La giovane autrice ha già pubblicato un’antologia di sessanta poesie, “Il Carnevale della Vita”, ricerca sul senso dell’esistenza, che si articola in due sezioni strettamente connesse tra loro, di cui la seconda “A briglia sciolta” prelude a nuove successive evoluzioni.
“Amore, l’incompiuto” , sua opera successiva, è una raccolta di quaranta componimenti poetici incentrati sull’Amore, inteso come un’entità universale in continuo divenire.
“L’Anima e il Mare”, sua terza pubblicazione, è costituita da trentacinque scritti poetici, che si basano su una personale visione della spiritualità, cui la natura assurge a cornice e consolatrice.
“Il Corpo e la Terra”, sua quarta opera, consta anch'essa di trentacinque poesie, che si fondano su una concezione fisica e realistica, circa vari aspetti del comportamento umano. Questi ultimi due libri sono complementari e dicotomici nonché contrapposti tra loro.
A marzo è stata pubblicata la sua quinta silloge di trenta liriche,“I Sentieri della Mente”,che riguarda i percorsi consci ed inconsci, liberi e coatti, presenti, passati e futuri, tracciati dai meandri imperscrutabili del pensiero.
A luglio è uscita la sua sesta raccolta di poesie, intitolata “Intime Evoluzioni” composta da trenta liriche. Concerne le trasformazioni che la sensibilità, rimanendo in equilibrio tra i molteplici ostacoli dai quali è ferita, attraversa senza cadere nel più facile cinismo.
A dicembre la sua settima opera: “Sembianze dei Silenzi”, trenta liriche, in cui, quasi in una voluttuosa danza, s’alternano instancabilmente tracce di luminosa felicità a schegge di malinconica tristezza, frammenti di vita che via via prendono corpo.
In uscita nello stesso mese anche la sua ottava silloge “Petali di Speranze”, composta da trenta liriche, di cui l’immagine di copertina anticipa il contenuto quasi in una sorta di preludio.“Spes ultima dea est et omnium rerum pretiosissima, quia sine Spe homines vivere nequeunt”. Tra i semifinalisti di un concorso con in premio pubblicazione a totale carico dell’editore la sua nona raccolta “Rosa d’ Asfalto”. Ha conseguito numerosi premi ed attestati locali e nazionali. Le sue opere inoltre sono state oggetto di moltissimi articoli di giornali, pregevoli recensioni e pareri dei critici, anche a livello internazionale. Nel tempo si sono susseguite interviste cartacee, web, audio e video, partecipazioni a trasmissioni radiofoniche e televisive con Danilo Daita, Ilaria Grasso, Anna Di Donato, Giulio Gennari,Stefano D’Alberto e Ferruccio Benvenuti nonché a manifestazioni culturali patrocinate dall’ Assessorato alla Cultura e dall’Assessorato al Turismo di Pescara ed importanti collaborazioni artistiche con Enrico Ruggeri e Luigi Schiavone. Lo scorso anno è entrata a far parte dell’Associazione culturale de I Teatranti d’Abruzzo, con cui mette in scena opere che celebrano e valorizzano il patrimonio artistico di questa terra.

Segnalazione "Petali di Speranze" di Debora Cappa

Titolo: Petali di Speranze
Autrice: Debora Cappa
Genere: Poesia

Sinossi: "Petali di Speranze" ottava silloge di poesie, è composta da trenta liriche, di cui l'immagine di copertina anticipa il contenuto quasi in una sorta di preludio. Come il delicato e prezioso filo prodotto da un baco da seta viene creato attraverso parole poetiche sottile speranza, per coglierne e coltivarne germogli durante lo scorrere dell'esistere.

Biografia: Debora Cappa è una giovane scrittrice e poetessa pescarese, che al momento ha all’attivo la pubblicazione di otto libri.       La giovane autrice ha già pubblicato un’antologia di sessanta poesie, “Il Carnevale della Vita”, ricerca sul senso dell’esistenza, che si articola in due sezioni strettamente connesse tra loro, di cui la seconda “A briglia sciolta” prelude a nuove successive evoluzioni. “Amore, l’incompiuto” , sua opera successiva, è una raccolta di quaranta componimenti poetici incentrati sull’Amore, inteso come un’entità universale in continuo divenire.
“L’Anima e il Mare”, sua terza pubblicazione, è costituita da trentacinque scritti poetici, che si basano su una personale visione della spiritualità, cui la natura assurge a cornice e consolatrice.
“Il Corpo e la Terra”, sua quarta opera, consta anch'essa di trentacinque poesie, che si fondano su una concezione fisica e realistica, circa vari aspetti del comportamento umano. Questi ultimi due libri sono complementari e dicotomici nonché contrapposti tra loro.
A marzo è stata pubblicata la sua quinta silloge di trenta liriche,“I Sentieri della Mente”,che riguarda i percorsi consci ed inconsci, liberi e coatti, presenti, passati e futuri, tracciati dai meandri imperscrutabili del pensiero.
A luglio è uscita la sua sesta raccolta di poesie, intitolata “Intime Evoluzioni” composta da trenta liriche. Concerne le trasformazioni che la sensibilità, rimanendo in equilibrio tra i molteplici ostacoli dai quali è ferita, attraversa senza cadere nel più facile cinismo.
A dicembre la sua settima opera: “Sembianze dei Silenzi”, trenta liriche, in cui, quasi in una voluttuosa danza, s’alternano instancabilmente tracce di luminosa felicità a schegge di malinconica tristezza, frammenti di vita che via via prendono corpo.
In uscita nello stesso mese anche la sua ottava silloge “Petali di Speranze”, composta da trenta liriche, di cui l’immagine di copertina anticipa il contenuto quasi in una sorta di preludio.“Spes ultima dea est et omnium rerum pretiosissima, quia sine Spe homines vivere nequeunt”. Tra i semifinalisti di un concorso con in premio pubblicazione a totale carico dell’editore la sua nona raccolta “Rosa d’ Asfalto”. Ha conseguito numerosi premi ed attestati locali e nazionali. Le sue opere inoltre sono state oggetto di moltissimi articoli di giornali, pregevoli recensioni e pareri dei critici, anche a livello internazionale. Nel tempo si sono susseguite interviste cartacee, web, audio e video, partecipazioni a trasmissioni radiofoniche e televisive con Danilo Daita, Ilaria Grasso, Anna Di Donato, Giulio Gennari,Stefano D’Alberto e Ferruccio Benvenuti nonché a manifestazioni culturali patrocinate dall’ Assessorato alla Cultura e dall’Assessorato al Turismo di Pescara ed importanti collaborazioni artistiche con Enrico Ruggeri e Luigi Schiavone.
Lo scorso anno è entrata a far parte dell’Associazione culturale de I Teatranti d’Abruzzo, con cui mette in scena opere che celebrano e valorizzano il patrimonio artistico di questa terra.

Segnalazione "Intime Evoluzioni" di Debora Cappa

Titolo: Intime Evoluzioni
Autrice: Debora Cappa
Genere: Poesia

Sinossi: "Intime Evoluzioni" è composta da trenta liriche e concerne le trasformazioni che la sensibilità, rimanendo in equilibrio tra i molteplici ostacoli dai quali è ferita, attraversa senza cadere nel più facile cinismo. Con l'antica tecnica, propria della tradizione retorica greca e latina, l'enàrgheia evidentia demonstratio , l'autrice porta in luce, tra allegorie, similitudini, metafore e ossimori, elementi disparati di vita.

Biografia: Debora Cappa è una giovane scrittrice e poetessa pescarese, che al momento ha all’attivo la pubblicazione di otto libri.       La giovane autrice ha già pubblicato un’antologia di sessanta poesie, “Il Carnevale della Vita”, ricerca sul senso dell’esistenza, che si articola in due sezioni strettamente connesse tra loro, di cui la seconda “A briglia sciolta” prelude a nuove successive evoluzioni. “Amore, l’incompiuto” , sua opera successiva, è una raccolta di quaranta componimenti poetici incentrati sull’Amore, inteso come un’entità universale in continuo divenire.
“L’Anima e il Mare”, sua terza pubblicazione, è costituita da trentacinque scritti poetici, che si basano su una personale visione della spiritualità, cui la natura assurge a cornice e consolatrice.
“Il Corpo e la Terra”, sua quarta opera, consta anch'essa di trentacinque poesie, che si fondano su una concezione fisica e realistica, circa vari aspetti del comportamento umano. Questi ultimi due libri sono complementari e dicotomici nonché contrapposti tra loro.
A marzo è stata pubblicata la sua quinta silloge di trenta liriche,“I Sentieri della Mente”,che riguarda i percorsi consci ed inconsci, liberi e coatti, presenti, passati e futuri, tracciati dai meandri imperscrutabili del pensiero.
A luglio è uscita la sua sesta raccolta di poesie, intitolata “Intime Evoluzioni” composta da trenta liriche. Concerne le trasformazioni che la sensibilità, rimanendo in equilibrio tra i molteplici ostacoli dai quali è ferita, attraversa senza cadere nel più facile cinismo.
A dicembre la sua settima opera: “Sembianze dei Silenzi”, trenta liriche, in cui, quasi in una voluttuosa danza, s’alternano instancabilmente tracce di luminosa felicità a schegge di malinconica tristezza, frammenti di vita che via via prendono corpo.
In uscita nello stesso mese anche la sua ottava silloge “Petali di Speranze”, composta da trenta liriche, di cui l’immagine di copertina anticipa il contenuto quasi in una sorta di preludio.“Spes ultima dea est et omnium rerum pretiosissima, quia sine Spe homines vivere nequeunt”. Tra i semifinalisti di un concorso con in premio pubblicazione a totale carico dell’editore la sua nona raccolta “Rosa d’ Asfalto”. Ha conseguito numerosi premi ed attestati locali e nazionali. Le sue opere inoltre sono state oggetto di moltissimi articoli di giornali, pregevoli recensioni e pareri dei critici, anche a livello internazionale. Nel tempo si sono susseguite interviste cartacee, web, audio e video, partecipazioni a trasmissioni radiofoniche e televisive con Danilo Daita, Ilaria Grasso, Anna Di Donato, Giulio Gennari,Stefano D’Alberto e Ferruccio Benvenuti nonché a manifestazioni culturali patrocinate dall’ Assessorato alla Cultura e dall’Assessorato al Turismo di Pescara ed importanti collaborazioni artistiche con Enrico Ruggeri e Luigi Schiavone. Lo scorso anno è entrata a far parte dell’Associazione culturale de I Teatranti d’Abruzzo, con cui mette in scena opere che celebrano e valorizzano il patrimonio artistico di questa terra.

Cover Reveal "Mai senza te" di Manuela Ricci

Dopo l'uscita dell'ultimo volume della Prohibited Series, lo spin off su Cindy e Nicholas, Manuela Ricci torna con il secondo spin off per presentarci la storia di Cole, ultimo figlio di Damon e Allyson.

Titolo: Mai senza te (The Prohibited Series)
Autore: Manuela Ricci
Data: 28 Febbraio, in preorder dal 14 Febbraio
Prezzo ebook: 0,99
Prezzo cartaceo: 12,50

Trama: "Era di te che avevo bisogno. Era di te che mi fidavo. È senza di te che non posso vivere."
Cole Sanders non è il ragazzo adatto a rispettare le regole, lui è nato per infrangerle tutte. I suoi occhi si sono posati all'unica persona che non potrà mai avere, ma non è pronto ad arrendersi, perché l'attrazione che li lega è un'esplosione bollente che cerca di trascinarli affondo. Con la sua chitarra sulle spalle, lo sguardo truce e il carattere strafottente, si aggira nei corridoi del liceo della Costance, pronto per un nuovo inizio, una nuova sfida: far capire che i giochi sono chiusi, solo quando lo dirà lui.
"Non hai ancora capito che sei l'unica che voglio"
Sophia Baker, non è la solita ragazza della porta accanto, sa perfettamente cosa vuole dalla vita, e chi non può intralciare il suo cammino, perché manderebbe tutto all'aria. Testarda e determinata, non è pronta a sacrificare quello che la lega a Cole, per quell'emozioni che hanno deciso di cucirsi sulla pelle, mettere radici nell'anima e confondere i suoi pensieri. Cercherà di lottare contro sé stessa, ma ciò che renderà tutto complicato, sarà lottare contro il suo cuore. Innalzerà muri, si nasconderà in sé stessa per evitare di affrontare la realtà che Cole continuerà a sbattergli in faccia senza ritegno. Tutte le regole, le distanze che cercherà di mettere fra di loro saranno nulle, perché di sa, le regole sono fatte per essere infrante e le distanze per essere annullate.

Biografia: Manuela Ricci, classe 1984. Vive a San Teodoro, un paese turistico situato sulla costa orientale della Sardegna. Da ragazza frequenta il liceo classico, ma la sua più grande passione resta la scrittura. Fin da adolescente non fa altro che riempire il suo portatile di storie, finché un giorno si imbatte su una piattaforma on-line, Wattpad, dove poter far leggere ciò a cui ha dato vita la sua fantasia. Dopo un anno pubblica il suo primo romanzo: UN AMORE PROIBITO, appartenente a una trilogia, di seguito arriva anche la serie THE BRUINS che dopo mesi resta ancora stabile nella classifica dei Bestseller, con l'ultimo romanzo, LA MIA RIVINCITA SEI TU fra i più venduti. Madre di un bambino di sette anni, non abbandona la sua passione, e divide le sue giornate per essere una madre di giorno e una sognatrice che dà vita ai suoi personaggi di notte. Torna su Amazon con MAI SENZA TE secondo spin off della serie UN AMORE PROIBITO. Cole Sander, degno figlio di Damon aspetta di far breccia nei vostri cuori.

Segnalazione "I sentieri della mente" di Debora Cappa

Lettori oggi nuovissima segnalazione. Presto sul blog tantissime novità, non mancate. Scorrete in basso per scoprire questo libro di poesie

Titolo: I Senrieri della Mente
Autrice: Debora Cappa
Genere: Poesia

Sinossi: "I sentieri della Mente" silloge di trenta liriche, riguarda i percorsi consci ed inconsci, liberi e coatti, presenti, passati e futuri, tracciati dai meandri imperscrutabili del pensiero. In questo suo quinto lavoro letterario l'autrice predilige uno stile ancora più cristallino, del tutto privo di orpelli, ma al tempo stesso capace di evocare immagini ed emozioni vive, anche attraverso l'uso ricorrente di simboli, che donano "concretezza evanescente" ai contesti

Biografia: Debora Cappa è una giovane scrittrice e poetessa pescarese, che al momento ha all’attivo la pubblicazione di otto libri.      
La giovane autrice ha già pubblicato un’antologia di sessanta poesie, “Il Carnevale della Vita”, ricerca sul senso dell’esistenza, che si articola in due sezioni strettamente connesse tra loro, di cui la seconda “A briglia sciolta” prelude a nuove successive evoluzioni.
“Amore, l’incompiuto” , sua opera successiva, è una raccolta di quaranta componimenti poetici incentrati sull’Amore, inteso come un’entità universale in continuo divenire.
“L’Anima e il Mare”, sua terza pubblicazione, è costituita da trentacinque scritti poetici, che si basano su una personale visione della spiritualità, cui la natura assurge a cornice e consolatrice.
“Il Corpo e la Terra”, sua quarta opera, consta anch'essa di trentacinque poesie, che si fondano su una concezione fisica e realistica, circa vari aspetti del comportamento umano. Questi ultimi due libri sono complementari e dicotomici nonché contrapposti tra loro.
A marzo è stata pubblicata la sua quinta silloge di trenta liriche,“I Sentieri della Mente”,che riguarda i percorsi consci ed inconsci, liberi e coatti, presenti, passati e futuri, tracciati dai meandri imperscrutabili del pensiero.
A luglio è uscita la sua sesta raccolta di poesie, intitolata “Intime Evoluzioni” composta da trenta liriche. Concerne le trasformazioni che la sensibilità, rimanendo in equilibrio tra i molteplici ostacoli dai quali è ferita, attraversa senza cadere nel più facile cinismo.
A dicembre la sua settima opera: “Sembianze dei Silenzi”, trenta liriche, in cui, quasi in una voluttuosa danza, s’alternano instancabilmente tracce di luminosa felicità a schegge di malinconica tristezza, frammenti di vita che via via prendono corpo.
In uscita nello stesso mese anche la sua ottava silloge “Petali di Speranze”, composta da trenta liriche, di cui l’immagine di copertina anticipa il contenuto quasi in una sorta di preludio.“Spes ultima dea est et omnium rerum pretiosissima, quia sine Spe homines vivere nequeunt”. Tra i semifinalisti di un concorso con in premio pubblicazione a totale carico dell’editore la sua nona raccolta “Rosa d’ Asfalto”. Ha conseguito numerosi premi ed attestati locali e nazionali. Le sue opere inoltre sono state oggetto di moltissimi articoli di giornali, pregevoli recensioni e pareri dei critici, anche a livello internazionale.
Nel tempo si sono susseguite interviste cartacee, web, audio e video, partecipazioni a trasmissioni radiofoniche e televisive con Danilo Daita, Ilaria Grasso, Anna Di Donato, Giulio Gennari,Stefano D’Alberto e Ferruccio Benvenuti nonché a manifestazioni culturali patrocinate dall’ Assessorato alla Cultura e dall’Assessorato al Turismo di Pescara ed importanti collaborazioni artistiche con Enrico Ruggeri e Luigi Schiavone.
Lo scorso anno è entrata a far parte dell’Associazione culturale de I Teatranti d’Abruzzo, con cui mette in scena opere che celebrano e valorizzano il patrimonio artistico di questa terra.

mercoledì 6 marzo 2019

Intervista a Debora Cappa

Debora Cappa

1. Quando hai iniziato a scrivere?
Quando ho sentito il bisogno di intraprendere un percorso introspettivo, che mi permettesse di approfondire la conoscenza di me stessa, quindi degli altri e di ciò che ci circonda.
A tal proposito ricordo le parole di Arthur Rembaud:”Il primo studio dell’uomo che vuole essere poeta è la conoscenza di se stesso.
Ho custodito dapprima i miei scritti gelosamente senza condividerli con nessuno. Solo in una seconda fase, dopo alcuni anni, mi sono lasciata convincere, aprendo così uno spiraglio sul mio mondo interiore, a far conoscere pensieri in versi su esperienze vissute in modo diretto ed indiretto.


2. Per te, cosa vuol dire scrivere testi poetici? Vuol dire esternare sensazioni e riflessioni, sentimenti e considerazioni su esperienze vissute in modo diretto ed indiretto. La mia poetica è molto personale, nasce dal desiderio di esprimere la mia essenza, dalla necessità di interagire e di comunicare liberamente.
Spero possa svolgere una funzione etica, in un mondo così globalizzato e stereotipato, in cui l’interiorità è quasi una zavorra. La società odierna, superficiale, frivola, distratta da mille fatui interessi, ci ha fatto abituare al culto dell’apparenza, all’ostentazione dell’esteriorità, alla ricerca della fama immediata, alla mortificazione dell’essenza in nome di una mercificazione totalizzante, una sorta di consumismo, che investe perfino i sentimenti e sembra favorire un livellamento culturale, un’ atrofia del pensiero.


3. Cosa ti ha spinto ad intraprendere questa strada?
Scrivere per me è sempre stato un bisogno ancestrale, che mi ha condotta ad esplorare le potenzialità racchiuse nell’ uso
della parola poetica. Esso si è manifestato fin dalla più tenera età come incanto per racconti sia reali sia fantastici. Tale naturale propensione è stata successivamente rafforzata dagli studi classici, che hanno incentivato la mia passione per la
letteratura greca e latina, italiana e straniera nonché per il gusto del “bello” e dell’arte in genere.
Scrivere versi, a mio avviso, è come tentare di fermare in quell’attimo l’indefinito che fa brillare d’eterno il finito e lambire
così il ponte dell’ irraggiungibile.


4. In che situazioni ami riportare su carta le tue idee? Di giorno o di notte? In un luogo particolare o dove ti capita?
In tutte le situazioni che colpiscono la mia sfera emotiva, specie se inducono all’introspezione e suscitano dibattito interiore.
Con molta modestia mi unisco alle parole di Fedor Dostoevskij: “Il poeta, quando è rapito dall’ispirazione, intuisce Dio”.


5. La poesia la organizzi prima di scriverla o la scrivi di getto in base alle tue emozioni?
Di getto, anche se poi la sottopongo ad un lavoro di attenta limatura.
Prediligo uno stile asciutto, diretto, che, con incisività e ritmo serrato, sincopato,
possa avvicinare il lettore concettualmente ed emotivamente senza farlo
annaspare in intrichi ridondanti di parole, magari sfoggiate, ricercate in modo
ossessivo e spesso vuoto. Mi avvalgo a tal proposito di simboli, allegorie, flash,
barlumi, ossimori e della forza icastica di immagini nitide ed immediate


6. Usi la poesia come un mezzo per parlare di te ?
Non uso la poesia per parlare di me stessa , in quanto l’ intento che in ogni caso mi prefiggo sempre diraggiungere è di concepire in veste universale. Non posso tuttavia negare ci sia qualcosa di autobiografico, dal momento
che considero la scrittura un potente mezzo analitico per conoscere gli angoli più reconditi di se stessi.


7. C'è una poesia a cui ti senti particolarmente legata? Se si, perché?
“Sfiorar l’Anima“,
inclusa nella mia opera prima Il Carnevale della Vita.
In un periodo storico in cui precarietà e mercificazione imperano su tutto, perfino sui sentimenti, vorrei
potesse essere salvaguardato ciò che in essi c’è di divino e di eterno, per non
farci condurre all’autodistruzione globale


8. Ti sei ispirata a qualcuno in questa avventura?
Ho sempre cercato di non ispirarmi a nessuno, considerando inarrivabili sotto vari aspetti gli autori che ammiro. La critica tuttavia, con mio grande orgoglio, ha rilevato nella mia poetica paralleli con Pindaro, Saba, Ungaretti, Montale, Calvino. Mi ha definita quasi una pittrice impressionista non solo per le
descrizioni paesaggistiche multiformi e variegate, ma soprattutto per gli imperscrutabili e mutevoli moti
interiori dell’animo umano minuziosamente descritti.
La mia connaturata propensione per l’arte inoltre mi porta da sempre, fin dagli studi classici, ad estendere preferenze e curiosità anche ad altri campi, quali quello della musica, della pittura, del teatro, del cinema, della danza e della fotografia.


9. Un verso che compare nelle tue poesie che ami?
Non credo ci sia un verso ricorrente nelle mie poesie, anche perché ho sempre cercato di differenziare le mie raccolte per stile, ambientazioni spazio-temporali e prospettive.
Potrei però, se devo trovare l’elemento che le accomuna e ne costituisce al tempo stesso il punto di forza, dire senza dubbio la spontaneità.
John Keats scriveva: “Se la poesia non nasce con la stessa naturalezza delle foglie sugli alberi, è meglio che non nasca neppure”.


10. Hai un mentore?
No, non ho mai avuto un mentore. Ho cercato sempre di fare tutto con le mie forze, assumendomi il rischio di qualunque conseguenza. Considero tuttavia formative le critiche costruttive al pari di consigli competenti, purchè spassionati.


11. Hai un consiglio da dare a tutti coloro che vogliono cimentarsi in questo campo?
Non lascirsi scoraggiare dal fatto che questa forma d’arte risulta davvero impervia per il luogo comune secondo cui è considerata ostica, datata, d’èlite.


Grazie di aver risposto alle nostre domande. Non abbiamo potuto non notare la nota poetica in ogni risposta, inoltre, ci hanno davvero colpite le tue parole nonostante, magari, possono sembrare semplici. Ci prendiamo questo spazio per complimentarci con l'autrice, leggeremo sicuramente qualcosa di suo. Qua sotto vi lasciamo tutte le info per poterla contattare!

Instagram: debora_cappa_occhibluoltremare
 Facebook: Debora Cappa                              
Email: occhiblu_oltremare@alice.it               
Sito web: http://deboracappa.wordpress.com

Segnalazione "Fade to grey" di Mina F.

Fade to grey è il romanzo d'esordio di Mina, una giovene autrice emergente nata sulla piattaforma Wattpad dove ha attirato la curiosità di milioni di lettori, si parla di 30 mila seguaci. Oggi, infatti, esce finalmente in self Fade to gray, romanzo atteso da molti e richiesto tantissimo. Che altro possiamo dirvi? Nell'attesa delle sue prossime uscite diamo un piccolo assaggio allo stile dell'autrice e alla struttura della storia. Qua sotto vi lasciamo tutti i dettagli.

Titolo: Fade to grey
Autore: Mina F.
Casa Editrice: Self publishing
Pagine: 397
Prezzo di copertina: 12,99

Trama: "È terribile voler andarsene e non voler andare da nessuna parte”, disse Sylvia Plath. È ciò che pensa Hayra Mason, una diciassettenne che combatte ogni giorno contro i suoi pensieri, le sue convenzioni, le sue idee. Essere adolescenti non è facile, soprattutto quando trovi difficoltà ad inserirti nella società, farti nuovi amici, trasferirti in un posto completamente nuovo. In un mondo dove il grigio predomina sugli altri colori, Hayra conoscerà per sbaglio Hunter Black. Di lui tutti ne conoscono la fama da giocatore di basket, ne riconoscono la bellezza e il fascino, ma agli occhi di Hayra ne rappresenta un'irrefrenabile curiosità che la spinge a conoscerlo per più di qualche minuto, a parlargli anche se le parole non sembrano mai quelle giuste. È riservato, si limita a nascondersi dietro un'apparenza creata dagli altri, ma si sa che tutti indossano una maschera per autodifesa... E scavare nei ricordi e nella mente di una persona può rivelarsi estremamente pericoloso.Ci sono cose che dovrebbero essere dimenticate, seppellite, nascoste. Ci sono persone che dovrebbero essere trattenute, non lasciate dissolversi in una sfumatura di solitudine. Ci sono colori che dovrebbero essere amati. Eppure Hayra continua a volersi dissolvere nel grigio nel quale vive, finché non imparerà che a volte bisogna scendere, e cadere giù, forte come la pioggia, per poi diventare arcobaleno.A meno che non si decida di amare soltanto un colore ed essere pioggia per sempre...

Biografia: Mina F. è nata nel 1996, appassionata alla lettura e alla scrittura, nel 2016 decide di pubblicare la sua prima storia su Wattpad, raggiungendo, grazie alla sua dedizione e alla passione che impiega nella scrittura, i cuori dei lettori, arrivando a contare più di trenta mila seguaci per un totale di quasi diciassette milioni di letture.

Siti dove potete trovare l'autrice:
Instagram: _shadowhunters_96
Email: shadowhunters96mina@gmail.com
Twitter: _MinaF _
Wattpad: _shadowhunters_96

Segnalazione "Il Corpo e la Terra" di Debora Cappa

Titolo: Il Corpo e la Terra
Autrice: Debora Cappa
Genere: Poesia
Casa Editrice: Arduino Sacco Editore

Sinossi: Questa quarta pubblicazione, anch'essa di trentacinque pesie, è complementare e dicotomica nonché contrapposta alla terza "L'Anima e il Mare", visione spirituale e idealistica, in quanto focalizzazione più fisica e realistica. Accende piccoli riflettori su vari aspetti del comportamento umano, talvolta tristemente meschino, in uno scenario diverisificato sia nel tempo sia nello spazio. Lo stile, scorrevole ed immediato, è ricco di descrizioni screziate e riflessioni introspettive.

Biografia: Debora Cappa è una giovane scrittrice e poetessa pescarese, che al momento ha all’attivo la pubblicazione di otto libri.       La giovane autrice ha già pubblicato un’antologia di sessanta poesie, “Il Carnevale della Vita”, ricerca sul senso dell’esistenza, che si articola in due sezioni strettamente connesse tra loro, di cui la seconda “A briglia sciolta” prelude a nuove successive evoluzioni.
“Amore, l’incompiuto” , sua opera successiva, è una raccolta di quaranta componimenti poetici incentrati sull’Amore, inteso come un’entità universale in continuo divenire.
“L’Anima e il Mare”, sua terza pubblicazione, è costituita da trentacinque scritti poetici, che si basano su una personale visione della spiritualità, cui la natura assurge a cornice e consolatrice.
“Il Corpo e la Terra”, sua quarta opera, consta anch'essa di trentacinque poesie, che si fondano su una concezione fisica e realistica, circa vari aspetti del comportamento umano. Questi ultimi due libri sono complementari e dicotomici nonché contrapposti tra loro.
A marzo è stata pubblicata la sua quinta silloge di trenta liriche,“I Sentieri della Mente”,che riguarda i percorsi consci ed inconsci, liberi e coatti, presenti, passati e futuri, tracciati dai meandri imperscrutabili del pensiero.
A luglio è uscita la sua sesta raccolta di poesie, intitolata “Intime Evoluzioni” composta da trenta liriche. Concerne le trasformazioni che la sensibilità, rimanendo in equilibrio tra i molteplici ostacoli dai quali è ferita, attraversa senza cadere nel più facile cinismo.
A dicembre la sua settima opera: “Sembianze dei Silenzi”, trenta liriche, in cui, quasi in una voluttuosa danza, s’alternano instancabilmente tracce di luminosa felicità a schegge di malinconica tristezza, frammenti di vita che via via prendono corpo.
In uscita nello stesso mese anche la sua ottava silloge “Petali di Speranze”, composta da trenta liriche, di cui l’immagine di copertina anticipa il contenuto quasi in una sorta di preludio.“Spes ultima dea est et omnium rerum pretiosissima, quia sine Spe homines vivere nequeunt”. Tra i semifinalisti di un concorso con in premio pubblicazione a totale carico dell’editore la sua nona raccolta “Rosa d’ Asfalto”. Ha conseguito numerosi premi ed attestati locali e nazionali. Le sue opere inoltre sono state oggetto di moltissimi articoli di giornali, pregevoli recensioni e pareri dei critici, anche a livello internazionale.
Nel tempo si sono susseguite interviste cartacee, web, audio e video, partecipazioni a trasmissioni radiofoniche e televisive con Danilo Daita, Ilaria Grasso, Anna Di Donato, Giulio Gennari,Stefano D’Alberto e Ferruccio Benvenuti nonché a manifestazioni culturali patrocinate dall’ Assessorato alla Cultura e dall’Assessorato al Turismo di Pescara ed importanti collaborazioni artistiche con Enrico Ruggeri e Luigi Schiavone.
Lo scorso anno è entrata a far parte dell’Associazione culturale de I Teatranti d’Abruzzo, con cui mette in scena opere che celebrano e valorizzano il patrimonio artistico di questa terra.

Segnalazione "L'Anima e il Mare" di Debora Cappa

Ciao lettori eccoci con una nuova segnalazione settimanale.

Titolo: L'Anima e il Mare
Autrice: Debora Cappa
Genere: Poesia
Casa Editrice: Arduino Sacco Editore
Sinossi: Questa terza pubblicazione, anch'essa di trentacinque poesie, è complementare e dicotomica nonché contrapposta alla quarta "Il Corpo e la Terra", visione fisica spirituale e idealistica. La natura, nella sua aurea di potenza ed estasi, assurge a cornice dell'anima e protettrice dell'esistenza. Lo stile, fluido ed essenziale, si snoda attraverso immagini, che sembrano materializzarsi in delicati e freschi bozzetti, dipinti dall'occhio esperto di un pittore.

Biografia: Debora Cappa è una giovane scrittrice e poetessa pescarese, che al momento ha all’attivo la pubblicazione di otto libri. La giovane autrice ha già pubblicato un’antologia di sessanta poesie, “Il Carnevale della Vita”, ricerca sul senso dell’esistenza, che si articola in due sezioni strettamente connesse tra loro, di cui la seconda “A briglia sciolta” prelude a nuove successive evoluzioni.

“Amore, l’incompiuto” , sua opera successiva, è una raccolta di quaranta componimenti poetici incentrati sull’Amore, inteso come un’entità universale in continuo divenire.

“L’Anima e il Mare”, sua terza pubblicazione, è costituita da trentacinque scritti poetici, che si basano su una personale visione della spiritualità, cui la natura assurge a cornice e consolatrice.

“Il Corpo e la Terra”, sua quarta opera, consta anch'essa di trentacinque poesie, che si fondano su una concezione fisica e realistica, circa vari aspetti del comportamento umano. Questi ultimi due libri sono complementari e dicotomici nonché contrapposti tra loro.

A marzo è stata pubblicata la sua quinta silloge di trenta liriche,“I Sentieri della Mente”,che riguarda i percorsi consci ed inconsci, liberi e coatti, presenti, passati e futuri, tracciati dai meandri imperscrutabili del pensiero.

A luglio è uscita la sua sesta raccolta di poesie, intitolata “Intime Evoluzioni” composta da trenta liriche. Concerne le trasformazioni che la sensibilità, rimanendo in equilibrio tra i molteplici ostacoli dai quali è ferita, attraversa senza cadere nel più facile cinismo.

A dicembre la sua settima opera: “Sembianze dei Silenzi”, trenta liriche, in cui, quasi in una voluttuosa danza, s’alternano instancabilmente tracce di luminosa felicità a schegge di malinconica tristezza, frammenti di vita che via via prendono corpo.
In uscita nello stesso mese anche la sua ottava silloge “Petali di Speranze”, composta da trenta liriche, di cui l’immagine di copertina anticipa il contenuto quasi in una sorta di preludio. “Spes ultima dea est et omnium rerum pretiosissima, quia sine Spe homines vivere nequeunt”.
Tra i semifinalisti di un concorso con in premio pubblicazione a totale carico dell’editore la sua nona raccolta “Rosa d’ Asfalto”. Ha conseguito numerosi premi ed attestati locali e nazionali.
Le sue opere inoltre sono state oggetto di moltissimi articoli di giornali, pregevoli recensioni e pareri dei critici, anche a livello internazionale.
Nel tempo si sono susseguite interviste cartacee, web, audio e video, partecipazioni a trasmissioni radiofoniche e televisive con Danilo Daita, Ilaria Grasso, Anna Di Donato, Giulio Gennari,Stefano D’Alberto e Ferruccio Benvenuti nonché a manifestazioni culturali patrocinate dall’ Assessorato alla Cultura e dall’Assessorato al Turismo di Pescara ed importanti collaborazioni artistiche con Enrico Ruggeri e Luigi Schiavone.
Lo scorso anno è entrata a far parte dell’Associazione culturale de I Teatranti d’Abruzzo, con cui mette in scena opere che celebrano e valorizzano il patrimonio artistico di questa terra.