giovedì 31 ottobre 2019

Recensione "La voce del bosco" di Ilaria Rita Bianconi

Titolo: La voce del bosco 
Autore: Ilaria Rita Bianconi 
Casa Editrice: Self publishing 
Genere: Thriller
Pagine: 16
Prezzo ebook: 0,99€
Link di acquisto: Clicca qui

Introduzione: Un thriller sviluppato in poche pagine che vi travolgerà in una storia di vita famigliare e mistero, una storia avvincente fra sogno e realtà…

Biografia: Ilaria Rita Bianconi, nata nel 1986, a Cagli (Pesaro Urbino) è cresciuta in una frazione chiamata Acquaviva. Attualmente vive a Rimini, è mamma di una splendida bimba e lavora con dei contratti a chiamata. Ama la natura, gli animali, ricamare a punto croce, scrivere poesie. Fra i sogni nel cassetto, c’è sempre stato quello di pubblicare un romanzo e le sue poesie. Dopo vari tentativi finalmente è riuscita a
realizzare il suo sogno facendo un’autopubblicazione. L’intenzione era di arrivare al cuore dei lettori. E di ottenere un contratto, per potersi mantenere e contribuire al ménage familiare. Questo è il suo primo racconto thriller, nel quale ci ha dedicato ogni piccolo momento libero della giornata in cui non era con sua figlia o al lavoro sperando di raggiungere il suo obiettivo e l’attenzione del lettore.


Non sono solita leggere racconti brevi in quanto non riescono ad incuriosirmi e a regalarmi ciò che voglio e soprattutto ciò che spero di trovare in un libro. Preferisco di gran lunga i libri corposi, ricchi di descrizioni e con personaggi e una trama completa, delineata e strutturata accuratamente. Qualche giorno fa ho portato al termine la lettura di un racconto breve intitolato “La voce del bosco”, scritto da Ilaria Rita Bianconi che ringraziamo per aver scelto e chiesto di collaborare con la nostra pagina. È stata una lettura molto veloce in quanto presenta solamente diciannove pagine, con l’aggiunta di alcune immagini all’interno del racconto.

Ci troviamo dinanzi ad un thriller che vede protagonista una famiglia che misteriosamente perde la propria figlia. Una maledizione che vortica su tutta la città e un bosco affamato a caccia di poveri innocenti. Cosa succederà ai componenti della famiglia?

La trama di questo racconto mi ha incuriosito parecchio, penso ci sia del grande potenziale in essa che purtroppo non è stato sfruttato a dovere. Avrei preferito fosse estesa su più pagine dandomi così la possibilità di viverla a pieno e di conoscere maggiormente i personaggi e l’ambientazione. Nonostante tutto l’ho trovata carina, anche se affrettata. Lo stile di scrittura purtroppo non mi è piaciuto molto in quanto l’ho trovato troppo semplice. Non è una pecca, per carità, questo è solo il mio pensiero dal momento in cui preferisco libri con un linguaggio più arricchito e complesso. I disegni presenti all'interno sono davvero molto belli perché presentano uno stile particolare e insolito, sicuramente sanno come distinguersi.

Purtroppo non ho potuto conoscere molto i personaggi perché ci vengono esibiti in maniera veloce per far spazio a quella che è la storia. Quello che,però, mi ha incuriosito maggiormente è il soggetto della bambina scomparsa. Ad ogni modo, ho trovato i personaggi interessanti anche se, anche qui, avrei preferito fossero strutturati e studiati più a fondo. 
Fossi al posto dell’autrice farei una revisione completa, trasformando il racconto in una vera e proprio storia di molteplici pagine. Sicuramente avrebbe più opportunità.

Consiglio questo libro perché è una lettura veloce in grado di tenere in compagnia, perché ha una trama scorrevole ma intrigante. Amanti dei racconti brevi, questo libro fa al caso vostro.


Recensione "Le nuvole dentro" di Paola Palese

Titolo: Le nuvole dentro
Autore: Paola Palese
Casa Editrice: Varum Editore
Genere: Mystery
Pagine: 268
Prezzo cartaceo: 17,00€
Link di acquisto: Clicca qui

Trama: Ci sono vite che scorrono oltre il limite del possibile e percorrono strade ombrose. Vite apparentemente normali che, d'un tratto, scoprono che l'intero loro orizzonte emotivo è oscurato da nubi di sospetti e sfiducia. "Le nuvole dentro", secondo romanzo di Paola Palese, racconta di queste oscurità, racconta la discesa all'inferno e la risalita alla luce, racconta di quanto sia sottile la distanza tra normalità e pazzia, di quanto le passioni possano annebbiare le menti e trascinarci negli abissi. Un giallo intenso e caustico, che non risparmia l'efferatezza della realtà, ma che dona anche la speranza di redenzione e la certezza che se due anime sono destinate a vivere vicine, prima o poi questo accadrà. Un romanzo per chi ama gli abissi dell'anima, ma confida nella forza riparatrice dei sentimenti.



Con la soddisfazione ma anche con un grande peso sul petto porto al termine "Le nuvole dentro" libro di Paola Palese, che ho letteralmente divorato grazie alle sue 262 pagine cariche di suspense e intimidazione. Ho conosciuto questo romanzo grazie a mia sorella, la quale ha chiesto una collaborazione all'autrice stessa perché incuriosita dalla trama. Per mancanza di tempo lei non ha avuto modo di recensirlo, perciò mi sono ritrovata a leggerlo io, non aspettandomi sincermante nulla di ciò che ho letto, considerando che non ho guardato neanche la trama. Il titolo mi ha fatto pensare a un libro un po' triste, mentre la copertina ad un fantasy che vedeva come argomento principale i lupi. Beh, inutile dirvi che nessuna delle due cose era azzeccata.

Cassandra è una scrittrice di successo che vive la sua vita scrivendo un romanzo all'altro. Un giorno come un altro si sveglia ritrovandosi in un parco immenso, immenso così tanto da risultare inesistente, tanto che dopo aver assaggiato quel picco di spensieratezza si ritrova completamente assorta dal buio e dal nulla più totale. Dopo aver captato la situazione ma non ricordandone alcun dettaglio, dichiara a se stessa di essere stata rapita, che sia per soldi? Si è spesso domandata, ma non ha mai ricevuto risposta. Andando avanti con i giorni si ritrova nello sconforto totale, passerà momenti difficili che la porteranno a riflettere sulla sua vita e che le faranno vedere le cose sotto un altro punto di vista, molte delle quali che riguarderanno i suoi parenti più stretti. Ma la vita ha altro in serbo per lei, e nulla succede per caso. Che sia la fine?

Inizio prima di tutto a parlarvi dei personaggi, analizzandoli insieme a voi e preparandovi a ciò che vi dovreste aspettare leggendo questo libro;
In un primo momento abbiamo Cassandra, protagonista delle vicende, che sin da subito l'autrice l'ha mostrata come un personaggio da cui prendere solo l’esempio, per il coraggio mantenuto anche in fin di vita e per il grande senso di responsabilità a cui è stata sottoposta per la sua stessa sopravvivenza. Mi ha dato sin da subito una parvenza più che positiva, ma anche un po' intimidatoria devo rammentarlo. L'ho trovata una donna sempre pronta ad affrontare le sfide, forte e coraggiosa che non si da mai per vinta di fronte agli ostacoli che la vita le pone dinanzi. Di lei mi è piaciuto soprattutto il suo scavare affondo su sé stessa, ma anche su chi la circondava. È una donna silenziosa, una scrittrice non alle prime armi con un passato alle spalle a fare da sfondo, un'amante dell'invenzione con una fervida immaginazione ma anche dallo sguardo inquisitorio e intimidatorio per via della sua fissa di studiare tutto ciò che la circonda.

Ma la forza di volontà che la possedeva era più forte di qualsiasi dolore o sfinimento.

In seguito abbiamo Edoardo, nonché ex marito  della protagonista: di lui avrei molto da dire, considerando che ho cambiato molto spesso le carte in tavola nei suoi riguardi: l'ho trovato un uomo pieno di vita, con tanta interazione nel mondo lavorativo, un uomo che visto da fuori però può denotare freddezza e furbizia. Inizialmente non mi è andato molto a genio per via del suo modo superficiale di vedere le cose, freddo e burbero. Ciò però in seguito è andato ad affievolirsi, trovando il lui un lato caratteriale più evidente e accentuato, cioè quello di dare protezione e conforto a chi lo circonda più da vicino, in particolar modo a Cassandra.

<<Contatti immediatamente il signor Bollini e me lo passi. E faccia in fretta>>

Altri personaggi che ho apprezzato sono Enzo, l'investigatore che ha aiutato il caso della scomparsa come meglio poteva. Ho da subito nutrito interesse nei suoi confronti, incuriosendomi non poco nei capitoli che lo riguardavano. Questo perché si è mostrato sin da subito come un uomo con la testa sulle spalle che nonostante si mostri con una facciata da duro, in realtà è sempre pronto ad aiutare il prossimo. Mi è piaciuto di lui che abbia preso subito in mano la situazione, recandosi dai rispettivi sospettati con indulgenza, nonostante non fosse realmente un investigratore di quel calibro, per lo meno non più.

Nicola, nonchè attuale ragazzo di Cassandra, l'ho trovato un personaggio ben costruito, anche se non ho apprezzato e approvato la riluttanza e lo sdegno provati verso la protagonista per motivi a me futili all'inverosimile, e per il suo repentino cambiamento nei suoi confronti tradendola alla prima occasione. Ammetto però che ho trovato anche personaggi che mi hanno fatto venire lo sdegno al solo leggere i loro nomi, qui troviamo Adele e Guido nonché domestici della protagonista. Li ho trovati troppo irrispettosi, permalosi e incoerenti, inoltre la presenza non costante è stata pressoché fastidievole. Un altro personaggio che mi ha infastidita è Miranda, la madre di Cassandra, che ho trovato troppo vigile nei confronti della figlia, ma anche verso se stessa e nei confronti del marito. Il suo personaggio l'ho trovato troppo infantile e con una mente troppo chiusa. Mi ha dato da subito una parvenza negativa. Tutto sommato però mi sono piaciuti anche loro perché ,nonostante tutto, senza essi la storia non sarebbe stata la stessa, anzi penso che senza quest'ultimi non ci sarebbe stato lo stesso movimento e andatura.
Ci sarebbero altri due personaggi di cui vi vorrei parlare, Giulio e Tommaso, ma preferisco che leggiate il libro e scopriate i loro caratteri da soli. Io sono un po' macabra, e li ho amati letteralmente, nonostante tutto. La storia di Giulio inoltre l'ho trovata molto triste, tanto che qualche lacrime mi è stato difficile non versarla.

<<Giulio e Tommaso saranno convocati in Questura.>>

Vorrei dire qualcosa anche sulla copertina: mi è piaciuta veramente tantissimo questo perchè molto originale,nulla da togliere infatti a chi ha fatto la grafica, solo che secondo me visto che il libro è un giallo avrei messo meno fantasia in essa, perché uno che non legge la trama si trova questa bella copertina di fronte si aspetta un bel fantasy, magari di lupi come mi sono ritrovata a ipotizzare io, e non penserebbe mai si tratti di un giallo.
La trama invece l'ho trovata diversa, coinvolgente e piena di colpi di scena. So che dico spesso così, e di molti libri, però credetemi quando vi dico che non sono frasi fatte. Ultimamente sto riscontrando libri di autori emergenti e autopubblicati molto interessanti e originali, questo è uno di quelli. La narrazione è molto scorrevole e ti invoglia a continuare la lettura, la non mancanza di pensieri l'ho trovata fantastica, i dialoghi d'altra parte sono meno rispetto a come dovrebbero essere normalmente, ma considerando che la narrazione è svolta in terza persona ho apprezzato così, e anzi mi sarebbe dispiaciuto se fosse stato diversamente. Inoltre ho rilevato in maniera del tutto positiva che la storia non si basa solo sul punto di vista di un personaggio, ma di vari, anche di quelli che appaiono raramente. Ciò mi ha permesso di conoscere tutti affondo ed è una cosa che mi ha fatta letteralmente impazzire, ovviamente in maniera nient'altro che positiva e dunque favorevole. Il ritmo è incalzante e secondo me le descrizioni di fatti, luoghi e personaggi sono ottimi e molto soddisfacenti. La grammatica è perfetta, inoltre lo stile di scrittura è stato una continua ansia, l'ho trovato ricco di profondità, la giusta pesantezza dove serviva, così anche la leggera spruzzata di ironia che ha reso il tutto più intenso e preciso.
Vi consiglio di leggere questo fantastico libro, perché non ve ne pentirete!

Recensione "Un amore proibito, origini" di Daniela Tess

Titolo: Un amore proibito, origini
Autore: Daniela Tess
Casa Editrice: Self publishing 
Genere: Romance 
Pagine: 326
Prezzo ebook: 0,00€ su kindle unlimited 
Prezzo cartaceo: 9,19€
Link di acquisto: Clicca qui

Trama: Alyce, secondogenita del conte di Rochford, è una giovane donna di una bellezza assoluta e perfetta, molto dolce, aperta agli altri ed alle loro esigenze. Benché sia stata educata secondo i rigidi dettami della nobiltà inglese, è molto determinata e nasconde un'indole ribelle capace di non assecondare i desideri paterni, ma di combattere per realizzare il suo sogno d'amore. Lucas, moro ed attraente, è uno stalliere che ha vissuto una vita di stenti e privazioni tanto da diventare duro e cinico. Di poche parole, non crede nell'amore, ha un'aria tenebrosa ed è circondato da un'aura di pericolo.  Giorno e notte, luce e ombra... potranno mai incontrarsi ed amarsi?


Mi sono imbattuta casualmente su Instagram nel primo libro di "Un amore proibito, origini" di Daniela Tess, incuriosita dalla trama gradevole e dalla copertina alquanto insolita, aggraziata e delicata. A completare il tutto sono stati sicuramente i colori tenui dell'azzurro, contornati da uno sfondo che richiama l'inverno in tutte le sue sfumature. Certo, l'interno del romanzo non è da meno ed è riuscito ad intrattenermi al meglio, sequestrando per sé tutta la mia attenzione.

Siamo nell'Inghilterra del 1810, un'epoca in cui i matrimoni vengono combinati dai padri a scopi sociali e commerciali e in cui le figlie sono costrette a una vita da sottomesse.
Almeno, questo è ciò che ci si aspetta dalla secondogenita del conte di Rochford, Alyce. 
Dopo lo scandalo avvenuto tre anni prima, che ha costretto quest'ultima ad imboccare una strada differente da quella di casa sua, fa finalmente ritorno in quella che è stata per diciannove anni la sua abitazione. Ormai donna e matura, viene assalita dalle parole della madre che le ricordano ogni secondo la promessa fatta al padre tre anni prima, quella di donarsi a qualsiasi uomo lui avesse scelto. Questo prima di perdere la testa per l'unico uomo che non potrebbe mai avere, Lucas, a causa del ceto di diverso grado che li porta a vivere un amore puro, genuino, ma anche oscuro, proibito. Quando ci si innamora, cosa c'è di più forte di questo sentimento? Un padre meschino forse? Un fratello, egoista, malvagio, propenso solamente a portare a termine i suoi scopi? O addirittura un duca, il duca di Chatterley, un uomo losco, pericoloso, incline alla violenza? L'amore avrà la meglio? O sarà sottoposto a menzogne che porteranno i due protagonisti a imboccare vie differenti?

La trama si presenta molto semplice, seppur molto coinvolgente, grazie a ciò non risulta complicato affrontarla, questo perchè trattata in maniera leggera ma con la giusta intensità. Nonostante quest'ultima esibisca piccole pecche, quali la totale assenza di una crescita nel rapporto tra i due protagonisti prima dell'imminente innamoramento, sono fortemente convinta che questa storia meriti di essere letta, soprattutto se amanti del genere visto e considerato che mantiene un andamento originale, anche se a tratti già sentito.

Esaminando insieme i personaggi che prendono parte alle vicende, devo essere sincera, l'autrice ha saputo caratterizzarli al meglio, tanto che anche le comparse hanno suscitato un grande trasporto e interesse emotivo da parte mia. In primo luogo veniamo accolti da una donna, una donna che ha fatto ritorno nel suo paese dopo tre anni di assenza, Alyce, l'ormai cresciuta contessina Rochford. Delicata nella sua grazia, sensibile, nobile, pura sotto ogni aspetto e sempre incline nell'aiutare i più deboli. Ma anche una ribelle, costretta a una vita da suddita, non si lascia intimorire dai suoi doveri e dalle scelte di suo padre, bensì cerca di andare oltre e correre il rischio di andare incontro a un destino, o un amore, più grande di lei. Di questo soggetto mi è piaciuto molto il carattere indipendente, solare e genuino. È veramente raro che un personaggio femminile non abbia dei difetti adocchiati e appuntati da parte mia o che, addirittura, non venga riservato del mio odio. Perciò mi complimento con l'autrice per la riuscita di questa donna!

Di colpo l'euforia per il ritorno a casa era sparita. Le sembrava quasi di essere dentro una gabbia dorata. Ancora una volta la sua libertà veniva limitata, i suoi pensieri e desideri ignorati. Ancora una volta si sentiva una bambola d'arredamento: bella, perfetta, espositiva ma totalmente inanimata, senza cervello, senza cuore, senza un'anima. Sarebbe stata sempre così la sua vita?le venne un accenno di nausea.

Lucas, d'altra parte, è un giovane e povero stalliere, indotto a una vita di mancanze continue che l'hanno portato ad essere sprezzante, freddo e rozzo, privo di qualsiasi credenza. Moro, sguardo velato di oscurità, atteggiamento trasgressivo e ribelle, il perfetto personaggio che ci piace trovare nei libri. Nonostante abbia riscontrato dell'incoerenza per quanto riguarda il quadro generale della personalità del personaggio, sono convinta sia uno dei più riusciti dell'autrice in quanto soggetti del genere sono soliti prendermi molto. 

Un sorriso amaro gli si formò sulle labbra. Era la storia di sempre, la storia della sua vita, la vita di un figlio di nessuno, di un "bastardo".

Altro personaggio che mi ha garbata molto è sicuramente la sorellina della nostra ormai citata protagonista, Arianne. Ho gradito moltissimo la sua presenza all'interno del libro, non solo perchè mi somiglia tanto sotto diversi punti di vista, ma anche perchè la vicenda amorosa che viene evidenziata in maniera leggera tra lei e Lord Adrian, altro individuo che ho apprezzato parecchio, mi ha incuriosita e stimolata abbondantemente, tanto che il mio interesse ricadeva maggiormente su questi soggetti secondari. Sarebbe davvero emozionante poter leggere in modo più approfondito di loro.

<<Pensate di essere l'attrazione della serata? Anche una bellezza modesta come me ha qualche opportunità, cosa credete? E poi, se dovessi mai prendere in considerazione qualcuno da sposare, non sceglierei certo un libertino della vostra specie! Sarei dsvvero ridotta male se avessi mire su di voi. Dovrei sempre preoccuparmi di dove siete e soprattutto con chi siete! Che razza di marito sarebbe uno che non riesce a tenere i pantaloni abbondanti per più di due minuti? >> Appena le scappò quella frase si rese conto dell'enormità di quello che aveva detto, dell'offesa che gli aveva rivolto. 

Mi è piaciuta la bontà e la sincerità di Stephanie riservata ad Alyce, come il suo istinto materno e la sua continua volontà di aiutarla. E come non nominare John? Così buono e gentile che ha adibito subito un aiuto a Lucas nel momento del bisogno.
Certo ci sono stati personaggi e comparse che hanno reso la lettura più movimentata ma anche il mio sistema nervoso più alterato. Questi sono indubbiamente il Duca di Chatterley, la cui persona viscida, altezzosa e impertinente mi ha scossa non poco. O la stessa famiglia della protagonista, tra cui Philip, fratello maggiore, che con malvagità è andato incontro alle scelte di quest'ultima, privandola di una vita e un amore difficile da raggiungere, ma non impossibile.

Per quanto riguarda i luoghi e le ambientazioni non posso certo lamentarmi, sebbene quei tempi erano critici sotto un certo punto di vista, trovo che siano affascinanti e sensazionali per la cultura e la moda alquanto differente dalla nostra. Un pò contorto come aspetto vero?

Lo stile di scrittura è stato sicuramente una parte fondamentale del mio interesse verso il racconto in quanto non solo risulta spigliato e vivace ma anche perchè le descrizioni accurate e pulite, che hanno regalato alla storia un pizzico di magia, hanno reso il tutto più nitido e lucido nella mia mente. Non sono solita leggere di un amore che nasce in poco tempo ma, c’è un ma, devo ammettere che quello tra  Alyce e Lucas mi ha emozionata ed entusiasmata parecchio. Arrivati a sto punto non posso fare altro se non consigliarvi questo magico libro