lunedì 24 giugno 2019

Intervista a Giuliana Tunzi

Ho trovato questa vecchia intervista che feci all'autrice tempo fa e ho pensato fosse carino condividerla nuovamente con voi. Spero sia di vostro gradimento e che vi intrattenga un pò.


1. Com'è nata la tua passione per la scrittura?

Da piccola mi regalarono una macchina da scrivere giocattolo e passavo le ore seduta davanti a quell’aggeggio a fingermi una scrittrice di successo che sfornava pagine a tutta forza. Essendo cresciuta con il mio gemello, i nostri giochi erano vari è molto divertenti e diciamo che la fantasia non mancava mai! Così iniziai a scrivere mini racconti che leggevo proprio a lui per farlo spaventare! Lo so sono una sorella terribile


2. Hai in mente di scrivere altri romanzi? Se si, di cosa parleranno?

Certo! Indubbiamente ci sarà il seguito di Bibury’s Sweet che spero di poter far uscire in primavera. A breve invece uscirà in self  il mio primo libro pubblicato nel 2016: Empty- il potere. Questa storia è nata da un sogno che feci a sedici anni, cioè l’età in cui l’ho scritto. Empty è la mia prima storia e forse il genere fantasy del 2006 è totalmente diverso da quello del 2019 ma spero che saprà rapirvi alla stessa maniera di Bibury, seppur con generi differenti!


3. Hai intenzione di scrivere il sequel di Bibury's sweet?

Yep! Come ho detto prima, l’ho già concluso ed è in fase di editing. Quanto prima ve lo farò leggere


4. Hai altre passioni oltre alla scrittura?

Tante! Sono la peggior autodidatta del mondo. Amo la musica sotto ogni sua forma quindi quando trovo qualcuno che suona mi metto al suo fianco e lo vedo suonare per ore cercando di apprendere il più possibile, soprattutto la sua passione e l’amore per lo strumento.
Ho frequentato per molti anni il corso teatrale che mi ha fatta mettere in gioco perché non c’è niente di peggio del trovarsi su un palco con le luci puntate addosso e le mani sudaticce mentre non riesci a muovere la bocca per dire la battuta.
Mi piace tantissimo disegnare. Accompagnata dalla musica classica in sottofondo.
Mi piace cucinare dolci… ma penso che questo è deducibile dal mio libro ahahah!
Vorrei poter dire cantare ma la mia voce è peggio di una cornacchia quindi solo in privato!
Mi piace fare qualsiasi cosa richieda creatività e che mantenga vivo il cervello!


5. Ti rispecchi molto in Elizabeth? Se si, perché? 

Eh, bella domanda!
Penso di essere ognuno dei personaggi ma nessuno in particolare. Con lei ho in comune alcune cose e ho adorato descrivere parti del suo carattere che la differenziavano dai suoi amici. Puoi trovarla a prendere a pugni uno schizofrenico ma poi vederla scappare da un sentimento tanto banale ma mai scontato come l’amore! Lei è un bel controsenso che può essere frainteso perché spesso pensa troppo e agisce poco ma cambia così in fretta idea che poi si ritrova a fare il contrario e lo fa sempre, in continuazione, fino a confondere gli stessi amici che non sanno cosa aspettarsi! Adoro questo di lei e anche il fatto che è ansiosa ma soprattutto il suo essere maldestra e richiamare i problemi. Su questo alzo la mano e dico “Sìì sono io!” ma potrei essere anche Jude con il suo carattere chiuso e scontroso e il suo amare incondizionatamente, Carter con la sua ingenuità, o Alice con la sua spensieratezza.
Chi lo sa, il bello di scrivere è che puoi dare a ognuno dei personaggi una vita propria e quindi allontanarti completamente da te o nasconderti dentro loro!


6. Ti saresti mai aspettata tutto questo successo?

Successo? L’ho avuto?? Ahaha
Non mi aspettavo minimamente che la mia storia potesse piacere a voi lettori! Quando ho iniziato a scrivere Bibury’s Sweet non avevo aspettative. Volevo solo dar forma a quello splendido paese e i suoi fantastici abitanti. Erano lì nella mia testa tutti i giorni e Jude e Liz erano il mio dolce tormento.
Spero di aver lasciato qualcosa a ognuno di voi con la mia tormentata storia e anche qualche sorriso o qualche ora di spensieratezza.


7. Dove trovi l'ispirazione per dare vita ai tuoi personaggi? E a tutto ciò che si cela dietro alle tue storie?

Tutto ciò che scrivo deriva da situazioni passate o contemporanee, insomma vissute, quindi penso ai miei amici, alla mia famiglia, ad amori passati ma quando parlo d’amore mi piace più fantasticare. C’è tanto amore in tutto ciò che facciamo e anche nel mondo ma nessuna storia è uguale a quella precedente. Soprattutto non si potrebbe parlare di qualcosa di già vissuto e finito perché mancherebbe la magia che caratterizza ogni coppia nei libri. Se Mr. Darcy fosse stato lo stesso uomo per cui la Austen aveva perso la testa, non avrebbe mai avuto lo stesso successo! Scriviamo di aspetti simili che ce li ricordano, cambiamo il finale, riviviamo alcune situazioni, ma non saranno mai gli stessi che abbiamo vissuto, salteremmo tanti dettagli ed eviteremmo tante situazioni… o almeno questa è la mia idea. Il mio Jude potrebbe avere similitudini ma non è ispirato realmente a nessuno.


8. Parlaci un po' di te, se ti va

In tre parole?
Mi suggeriscono: Sognatrice. Inguaribile romantica. Intraprendente.
Ma io direi: Combina guai. Testarda. Irremovibile nel realizzare i suoi sogni


9. Raccontaci un po' della tua esperienza con il self

Ho provato “l’emozione” di pubblicarmi con una casa editrice con Empty e non intendo ripeterla, a meno che non sia veramente seria! Se un libro non ha un nome famoso non vuol dire che è spazzatura. Volevo mettermi in proprio e fare tutte quelle cose che ho fatto ugualmente avendo una CE anche se non famosa e sinceramente? Mi trovo molto meglio!

10. Cosa consigli a tutti coloro che hanno paura di mostrare i loro scritti?

Il mio consiglio per tutti gli autori emergenti è proprio quello di non inseguire solamente il “pubblicato da” ma di investire su loro stessi prima, per poter saper distinguere le due cose. L’abbiamo creato e sappiamo anche metterlo in mostra. È il nostro sogno e ogni sogno va inseguito e poi sappiamo crederci abbastanza da non lasciarci abbattere.

Grazie di aver risposto alle nostre domande, sei stata molto gentile♥

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