Titolo: Il redento
Autore: Tommaso Adiletta
Casa Editrice: Augh
Genere: Giallo/Thriller
Pagine: 112
Prezzo ebook: 0,99€
Prezzo cartaceo: 19,20€
Trama: Angelo è un ragazzo speciale, dotato di grandi capacità intellettive e conoscitive. Come tutti gli adolescenti è in continua ricerca di se stesso ma ha la sfortuna di diventare il bersaglio di alcuni bulli del suo paese, Faro, una piccola cittadina del Sud Italia. Lo spirito di rivalsa e la conoscenza di Carmen, una bellissima ragazza, sua coetanea, lo condurranno a vivere un'esperienza terrificante all'interno di una setta satanica, i Figli della Bestia. Allo stesso tempo una serie di omicidi sconvolgerà la cittadina e il commissario Ionico, aiutato da don Gabriele Polvere, riuscirà a scoprire chi veramente si cela dietro questa spirale di violenza. Il Redento è un fantasmagorico thriller "demoniaco" in cui il Bene e il Male combattono battaglie insospettabili per la salvezza o per la dannazione eterna degli uomini. Nessuno escluso.
Recensione: Ho avuto la piacevole fortuna di poter leggere questo fantastico libro grazie all’autore stesso. Sin da subito, non appena ho letto la trama, mi ha incuriosito tanto da non aspettare altro tempo per poterlo iniziare.
Ecco qui la storia di un giovane ragazzo di nome Angelo che vittima di atti di bullismo viene spinto da una ragazza a far parte di una setta satanica. Unico luogo dove si sentirà potente e capito per la prima volta, il giovane Angelo diventerà una sorta di esempio per i diversi membri tanto da finire per commettere azioni macabre. Ma riuscirà con l’aiuto di Don Gabriele e i suoi genitori ad uscire da questa nuova religione?
Non pensavo di poterne rimanere così colpita, sinceramente, e ne sono rimasta molto felice una volta terminata la lettura.
Il libro si apre con una descrizione dettagliata della città di Faro, sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista abitativo, che mi ricorda molto l’introduzione scritta da Manzoni nei Promessi Sposi.
“Un bel paesino Faro: attraversato da un fiume un tempo navigabile; la parte settentrionale della cittadina, Borgo San Marco mostra la casupole che lo compongono sparse sul monte sovrastante il paese, è tra esse si snodano labirintici vicoletti e stradine percorribili soltanto a piedi.”
Come protagonista maschile abbiamo Angelo, un ragazzo umile e sensibile che verrà preso di mira da alcuni ragazzi della sua scuola.
“Senza lasciare la loro vittima, Salvatore balzó giù dal motorino e inizió a malmenare Angelo.”
Durante il corso della storia vediamo l’evoluzione di questo personaggio. Non appena entra a far parte di un gruppo satanico, infatti, il suo carattere cambia drasticamente. Diventa un ragazzo forte carico di odio e vendetta, influenzato dalla giovane che incontrerà lungo il suo cammino.
“Ma tramite le forze occulte aveva sempre colpito persone che a loro volta recavano del male ad altri; si era sempre ripromesso di punire persone meritevoli di un castigo. Uccidere un bambino era ben altra cosa.”
Un’altro personaggio che mi ha colpito tanto è stato quello di Carmen, una ragazza che pratica il culto satanico da circa due anni e mezzo. Anche qui possiamo notare un cambiamento davvero sorprendente. All’inizio della storia viene mostrata come una provocatrice, una ragazza che non si vergogna di mettere a nudo il suo corpo e le sue capacità.
“I lumini disposti sul tavolo sembravano spostarsi per lasciare a due persone lo spazio sufficiente a distendersi e quello che accade dopo avrebbe segnato Angeli per sempre. Carmen si denudó e si distese sul tavolo, supina. “
Dopo l’esorcismo praticato da Don Giovanni conosceremo una Carmen totalmente nuova. L’autore ha lasciato lo giusto spazio per mostrarci il prima e il dopo della ragazza, dove confesserà i suoi crimini e racconterá come lei si avvicinò a queste persone. Ciò mi è piaciuto davvero tanto.
“Io cercavo sempre un eccesso in più con cui sentirmi libera, fare esperienze che scandalizzavano o spaventavano le mie coetanee, essere al di sopra.”
Ultimo personaggio che ho trovato davvero piacevole e ben fatto è stato quello di Don Giovanni che sin dal primo capitolo lo vediamo in aiuto al protagonista maschile. È un personaggio davvero importante per la vicenda, sopratutto per guidare Angelo sulla strada giusta.
Ho trovato la trama davvero originale in quando questa è la prima volta che mi capita di leggere un libro riguardante questa tematica. Seppur piccolo, lo definirei storia breve, riesce a racchiudere il giusto e a trasmettere le emozioni dei vari personaggi. Per quanto riguarda lo stile di scrittura l’ho trovato leggero, ciò ha reso la lettura semplice e scorrevole. Quello che mi è piaciuto molto è stato l’utilizzo di termini dialettali che, anche qui, mi ha portato a pensare quando Don Abbondio usava il parlato latino.
È stato un viaggio in una terra a me sconosciuta dove l’unica cosa certa era quella di non avere paura.
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