domenica 19 maggio 2019

Recensione "Forse un giorno" di Camilla Conti e Roberta Longo

Titolo: Forse un giorno
Autore: Camilla Conti e Roberta Longo
Casa Editrice: Self publishing 
Genere: Storia d'amore 
Pagine: 170
Prezzo ebook: 0,99
Prezzo cartaceo: 4,99€

Trama: E se incontrassi il grande Amore, ma lui abitasse a chilometri da te? Lo lasceresti andare o lotteresti per tenerlo con te? Sveva Angelini combatte da anni con questi dubbi da quando, durante una vacanza che doveva essere spensierata, ha incrociato lo sguardo di Alex. Non sono bastati la distanza, il tempo e una collezione di relazioni sbagliate a cancellare quegli occhi. Sveva vuole ancora Alex, tanto che la sua mancanza le toglie il fiato. Alex, dal canto suo, continua a saltare da un flirt all’altro, senza mai rivelarsi davvero o aprirsi. Il suo cuore l’ha chiuso a chiave e lo ha lasciato nella mani di Sveva. A Roma. Ma il tempo sembra sempre sbagliato, mai maturo abbastanza per loro. Tra amicizie che salvano la vita, relazioni che mancano sempre di qualcosa e un amore totalizzante, Sveva e Alex cercano un modo per potersi amare o, se proprio la vita non tifa per loro, almeno andare avanti con meno ferite sul cuore possibili. Un romanzo dolce, appassionato, con un pizzico di umorismo e tanta tanta voglia di credere ancora nel grande Amore

Recensione: Sono solita ad amare le cose complicate capaci di ribaltare ogni mia supposizione, capaci di farmi salire il nervoso alle stelle, capaci di regalare un piacevole brivido per l’adrenalina e la paura. “Forse un giorno” di Camilla Conti e Roberta Longo non è affatto un libro complicato che mi ha confuso le idee e che non ha seguito i miei schermi, ma è un libro che ho amato lo stesso.

Durante una vacanza Svava e Ginevra si imbattono in un gruppo di ragazzi e Sveva non può far a meno di innamorarsi perdutamente di Alessandro. Un amore che sboccia al primo sguardo, alla prima carezza e al primo bacio. Purtroppo è solo quello che può essere, niente di più. Alessandro è troppo lontano, una meta irraggiungibile per Sveva che abita a Roma. Aveva promesso di tornare ma lontananza si è fatta sentire spezzando man mano quel poco che resta. Tra amori, segreti, sofferenze porte mai esserci ancora un loro? 

La bellezza di una cosa si ha nella semplicità ed è ciò che ho visto durante la lettura di questo libro, una semplicità in grado di rapire mente e cuore, una semplicità in grado di farti emozionare come non mai. Appena ho iniziato questo libro fremevo dalla curiosità di sapere di cosa si trattasse dal momento in cui la trama sembrava promettere bene, andando avanti con la lettura non ho potuto fare a meno che perdermi tra quelle parole scritte.

Sveva è una ragazza molto forte, impulsiva come il suo rossetto preferito Ruby Woo. Una ragazza con la testa sulle spalle pronta ad affrontare ogni ostacolo, che sa tenere a se stessa prima di chiunque altro. Ma quando si innamora perdutamente di Alessandro questa sicurezza inizia a vacillare un po’, il suo grande amore è a seicento chilometri di distanza ma in un modo e nell’altro è sempre presente nella sua mente e nel suo cuore. Sebbene inizi a frequentare altra gente finirà sempre per tornare dal suo più grande amore. Ho amato Sveva in ogni sua sfaccettatura perché è un personaggio che ti coinvolge a pieno. L’unica cosa che mi ha messo in discussione con lei è il fatto che abbia avuto un comportamento poco adulto nei confronti di Andrea, il suo quasi sposo, facendolo soffrire inutilmente. Ho capito che non le piace scontrarsi con la dura realtà nascondendosi dietro una figura che non è la sua.

“Il rosso la rappresentava al meglio: forte, impulsivo, passionale, con mille imprevedibili sfumature.”

Alessandro sin da subito mi è parso un ragazzo dolce, disponibile ma anche divertente e spiritoso. Stranamente il primo ragazzo non scorbutico come tutti ma che comunque ha l’abitudine di risvegliarsi la mattina con ragazze sconosciute nel suo letto. Il solito where maschile, insomma. Mi è piaciuto molto, devo dire la verità, per il suo lottare, per l’amore che non ha mai lasciato svanire, per essere rimasto come aveva promesso. Forse la cosa che mi ha deluso un po’ è il fatto che non abbia affrontato subito quei numeri maledetti, ma lui non era pronto e lo devo accettare. È un personaggio in grado di farti innamorare, di farti ridere e di rattristarti, un personaggio che vale la pena essere letto.

“Cinque del mattino. L’autostrada davanti a lui deserta. L’adrenalina a mille nelle vene. Alex non aveva la più pallida idea di ciò che stava facendo.”

Ho trovato questo libro davvero bello per la trama che seppur semplice nasconde contenuti molto importanti. Una tematica che mi è piaciuta molto è quella della distanza, che tocca da vicino anche me, dove le autrici hanno saputo descrivere bene il dolore e la sofferenza che si prova. Non c’è stato nulla che non abbia apprezzato nel complesso e ne sono molto felice. Mi sono piaciute molto, in particolare, le scene dove prendono parte entrambi i protagonisti. Sono quelle che ho amato maggiormente perché le ho trovate speciali, intense malinconiche.

“Quella notte si addormentarono l’uno stretto all’altra senza neanche fare l’amore, come se fosse una delle tante sere che avrebbero passato insieme. Come se fosse diventato assolutamente normale e giusto ritrovarsi nello stesso letto alla fine di ogni giornata.”

Per quanto figura lo stile di scrittura è molto lineare e semplice, mi ha permesso una lettura tranquilla e piacevole. Avrei preferito più descrizioni per entrare meglio nella storia e pensieri più profondi ma sono sicura che le autrici miglioreranno sotto questo punto di vista.
In conclusione non posso fare a meno di consigliarvi questa piccola ma grande avventura nei panni di due protagonisti che si amano nonostante tutto e tutti.

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