mercoledì 31 luglio 2019

Recensione "Una Cenerentola a Manhattan" di Felicia Kingsley

Ciao a tutti lettori come state? Finalmente, dopo tanto tempo, riusciamo a portarvi qui sul blog la recensione di Una Cenerentola a Manhattan della fantastica Felicia Kingsley. Abbiamo aspettato tantissimo questo momento perché eravamo troppo in ansia di condividere il nostro parere riguardo a questa storia con voi. Siamo tanto curiose di sapere cosa ne pensate di questa storia, se l'avete letta o se avete intenzione di farlo. Che altro possiamo dirvi? Scorrete in basso per scoprire i dettagli!!

Titolo: Una Cenerentola a Manhattan
Autore: Felicia Kingsley
Casa Editrice: NewtonCompton Editori
Genere: Contemporary Romance
Pagine: 402
Prezzo di copertina: 10,00
Prezzo ebook: 1,99€
Link di acquisto: Clicca qui

Trama: "Un paio di scarpe possono cambiarti la vita" è una frase che non ha mai convinto Riley, e i colpi di fulmine per lei sono sempre stati e rimangono un fenomeno atmosferico. Orfana da quando aveva dieci anni, a ventisette ha tutt'altro a cui pensare: una matrigna succhia-soldi che le inventa tutte per ostacolarla; due sorellastre aspiranti web star, sempre impegnate a tiranneggiarla; tre lavori che deve fare per riuscire a vivere nella Grande Mela; e, per non farsi mancare nulla, il romanzo a cui sta lavorando da due anni e che sogna di poter pubblicare. Ma a New York le occasioni sono dietro l'angolo e un galà in maschera a Central Park potrebbe rappresentare il trampolino perfetto per realizzare il suo sogno. Quello che Riley non ha considerato è che a una festa del genere si possono fare anche incontri inaspettati... E proprio per colpa di uno speciale paio di scarpe si ritrova, proprio lei, da un giorno all'altro, a diventare la protagonista della favola più romantica di sempre nella città dove tutto può succedere.

Recensione:

«Una principessa e un pirata, che mangiano hot dog e patatine fritte a Central Park», constatò Riley.
«È una favola piuttosto strana. Non credo che nessuno l’abbia mai scritta».
« La stiamo scrivendo adesso».

Chi non è mai stato affascinato dal mondo fiabesco, colmo di fanciulle innocenti e nemici ostili? Sin da piccola sono sempre stata molto legata ai cartoni della Disney, sopratutto quelli che vedevano una storia principesca. Uno dei miei preferiti tra questi era in assoluto quello di Cenerentola, la dolce fanciulla che nonostante vivesse in una situazione poco rosea è riuscita ad avere ciò che ogni ragazza ha sempre sognato. Quando, per puro caso, mi è parso un post sulla mia home Instagram con lo scatto di questo romanzo, Una cenerentola a Manhattan di Felicia Kingsley, ne sono rimasta ammaliata e ho deciso subito di prenderlo. Non ho badato alla trama, mi sono gettata a capofitto intraprendendo una lettura a me ancora ignara.
In questa nuova avventura ho indossato le vesti della giovane Riley, orfana dalla giovane età che all’età di ventisette anni ha in chiaro il concetto di vita, o forse non del tutto. Trascorre la sua quotidianità in maniera molto movimentata, occupandosi di ben tre lavori per vivere nella Grande Mela: gestisce la rivista Stylosophy ideata dalla mamma biologica, lavora in un gay club chiamato Transylvania, porta a spasso due graziosi cagnolini e, non dimenticando, si occupa di portare al termine il suo romanzo su cui lavora oramai da troppo tempo e di cui non vede l’ora di pubblicare. Ciò è messo a dura prova dalla cattiva relazione instaurata con le sue due sorellastre e la madrina che sfrutta il patrimonio a lei lasciato per i suoi futili interessi, tutto ovviamente a sua insaputa. La sua monotonia viene spezzata da un gala in maschera al Central Park, dove riceverà un inaspettata sorpresa. Per colpa di un paio di scarpe, incantevoli proprio come quelle della bella Cenerentola, si ritroverà a vivere la favola che non ha mai avuto insieme al giovane Jasse.

«E se non fossi venuta al gala stasera?»
«Ti avrei aspettato comunque. Solo che non l’avrei mai saputo».

Mi sono rispecchiata a pieno in questa storia, in quanto la protagonista femminile mi assomiglia davvero tanto. La conosciamo per il suo animo vivace ma anche mascolino, per la sua gentilezza ma anche per la sua determinazione. È stato strano ma favoloso leggere la storia di una ragazza che in certi sensi mi rispecchia, con i suoi abiti enormi, la maggior parte del papà, che nascondono tutto il dolore portato sulle spalle da anni. Inizialmente devo ammettere che ho pensato fosse la solita protagonista indubbiamente dura, che non crede nell'amore e nelle relazioni ma che poi arriva il suo lui e magicamente cambia idea. Sbagliavo. Riley è completamente diversa, tanto che per innamorarsi del protagonista maschile ho dovuto aspettare praticamente la fine della storia.

Dopo di Riley, Deva e Karl hanno un posticino speciale nel mio cuore, in quanto mi ricordano molto il preziosissimo legame che ho con i miei nonni.
A parer mio sono stati i personaggi fondamentali della storia, perché senza di loro molte cose non sarebbero successe. Mi sono piaciuti perché in un certo senso sono stati una seconda famiglia per Riley, una sorta di rifugio e punto di riferimento. L’hanno aiutata con la stesura del suo romanzo e nei momenti in cui lei stessa pensava di non potercela fare, l’hanno sempre sostenuta come mai nessuno ha fatto. Tra i due quello che mi ha ricordato maggiormente i miei nonni sia esteticamente che caratterialmente è stato senza ombra di dubbio Karl che ho trovato come fotocopia di mio nonno. Forse è per questo che sin da subito ho nutrito un certo affetto per lui.

Un’altro personaggio che mi è piaciuto moltissimo è stato sicuramente Ray Mullighan, nient’altro che la protagonista messa nei panni della sua versione maschile. Quello che mi è piaciuto di questo personaggio, oltre ai pensieri che si rispecchiano perfettamente ai miei, è stato l'articolo nel quale lavora. Ovvero: Maschi contro Femmine che ho trovato davvero interessante e sbarazzino. Suppongo che l'autrice disponga delle sue stesse idee.

Si nutre di pettegolezzi, pronta a sfruttare ogni spunto per dare spettacolo. Non ha mai torto, e in ogni caso lei è sempre la vittima che pretende le scuse.
Sul serio, uomo, vuoi davvero condividere il resto della tua vita con una rinfacciatrice seriale?
Io lo ritengo un attentato alla mia serietà interiore, non sono un manager di Hollywood strapagato per gestire le intemperanze di una diva. Sottoporsi volontariamente agli alti e bassi di una Stai a Queen che ha bisogno di sentirsi al centro dell'attenzione è da idioti patentati.

Un personaggio che invece mi è piaciuto meno è sicuramente quello di Mathilda che fino alla fine non ha fatto altro che approfittare della protagonista, trattandola meno di una nullità un po’ come le sue due figlie che la escludevano sempre. Odio le persone subdole, che non si fanno scrupoli a manomettere la vita degli altri, ma che soprattutto pettegolano fino all'oro. Ma, a mio dispiacere, devo pur sempre ammettere che senza di loro la storia nemmeno sarebbe stata la stessa.

La trama mi è piaciuta davvero tanto, sebbene sia un libro molto semplice ma che è diverso dagli altri. Mi è piaciuta perché ho trovato le scene davvero divertenti e, amando Cenerentola, sono stata contenta di rileggere in una versione nuova di zecca la favola che sin dall’infanzia mi ha accompagnata.
Ho amato il fatto che la scrittrice abbia tenuto la storia di Cenerentola come è veramente, aggiungendovi solo la realtà di ciò che potrebbe succedere oggi. I lavori di entrambe i protagonisti sono notevoli, ho apprezzato molto come vengono evidenziate le due riviste 'Stylosophy' e 'Xlnce'. Un'altra cosa che ho apprezzato è stata la casa editrice Firth Publishing. Mentre la cosa che inizialmente non mi è scesa molto sono stati i loro rapporti occasionali, iniziati subito al loro primo, o meglio secondo ma questo loro ancora non lo sanno, incontro. Devo dire mi sono dovuta ricredere. Ciò nonostante ho amato ogni singola riga, ho amato il romanzo perché non mi presenta la solita storia d'amore letta e riletta, ma una totalmente diversa dal solito. Per quanto riguarda lo stile di scrittura è scorrevole e rispecchiabile al nostro linguaggio quotidiano, più arricchito. Sono del parere che per rendere un libro speciale basta poco, questo è uno di quelli. Se siete pronti a vivere una favola insieme a Riley allora cosa aspettatate? Indossate la mascara e scendete in pista.

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