mercoledì 14 agosto 2019

Recensione "I medici" di Matteo Strukul

Titolo: I medici
Autore: Metto Strukul
Casa Editrice: Newton Compton Editori 
Genere: Storico  
Pagine: 1020
Prezzo ebook: 9,90€
Prezzo cartaceo: 6,99€
Link di acquisto: Clicca qui

Trama: La grande parabola del Rinascimento attraverso l'epopea di una famiglia che è stata in grado di lasciare la sua indelebile impronta nella storia d'Europa. Dalle origini di un'ambiziosa stirpe di banchieri, passando per l'uomo che ha incarnato gli ideali dell'umanesimo rinascimentale, fino alle due grandi regine italiane di Francia.


Prima di leggere quest’opera eccezionale, scritta da Matteo Strukul e tratta da una storia vera, ho avuto il piacere di poter vedere la serie tv con la partecipazione nel cast di Richard Madden e Daniel Sherman.

Ho letto questo libro pochi mesi fa prima delle vacanze di Natale e sono stata felicissima quando mia madre ha deciso di regalarmelo sapendo della mia leggera ossessione verso questa serie tv. La serie, composta da ben quattro libri, parla della storia della famiglia Medici, casata a capo della città di Firenze, che hanno dominato il Rinascimento. Il primo capitolo si apre con una delle più grandi opere di Brunelleschi: la cupola di Santa Maria del Fiore, costruita per rendere pubblico l’immenso potere dei Medici. Dopo la morte misteriosa del patriarca Giovanni de’ Medici, i suoi due figli Cosimo e Lorenzo prendono le redini del grande impero finanziario, costruito dallo stesso Giovanni, circondandosi da diversi nemici che animeranno la trama di questo romanzo storico. Tra questi troviamo Rinaldo degli Albizzi, nemico è oppositore per eccellenza, esponente di una delle famiglie della Firenze del 1429. I due fratelli riescono a impadronirsi del grande potere attraverso l’arte e il culto religioso che influivano sugli affari e sull’opinione dei cittadini. Ad un certo punto del racconto viene messa in discussione, da Lorenzo, la morte sospetta per avvelenamento del padre. Subito in casa Medici iniziano le indagini, in modo segreto, per capire chi sia l’artefice di un tale crimine. Nell'arco di quattro anni, dopo essere sfuggito a una serie di cospirazioni, alla peste e alla guerra contro Lucca, Cosimo finisce in prigione, rischiando la condanna a morte.

Ci spostiamo nel 1469 quando Lorenzo de' Medici vince il torneo in onore della sua sposa, Clarice Orsini, appena giunta a Firenze per le nozze con l'uomo che diventerà il Magnifico. Questo matrimonio non è un passo facile per Lorenzo perché il suo cuore appartiene e sempre apparterrà a Lucrezia Donati, donna di straordinaria bellezza e fascino che purtroppo non può amare. Nonostante ciò, mette l’amore da parte e asseconda il voluto della madre rafforzando l'alleanza con una potente famiglia romana. Chiamato a governare la città e ad accettare i costi e i compromessi della politica, diviso fra amore e potere, Lorenzo sottovaluta i suoi avversari che stanno tramando contro di lui per strappargli la guida di Firenze. Girolamo Riario, nipote di papa Sisto IV, dopo aver sobillato Jacopo e Francesco dei Pazzi, storici nemici della famiglia de' Medici, e stretto alleanza con Francesco Salviati, arcivescovo di Pisa, concepisce una congiura il cui esito per Lorenzo sarà terribile: il fratello Giuliano verrà brutalmente ucciso davanti ai suoi occhi. A quel punto si scatenerà lira di Lorenzo che lo porterà a punire i nemici con l’appoggio del popolo.

Dopo che si darà il via al rinascimento di Firenze ci spostiamo in Francia, 1536. Quando Francesco di Valois viene ucciso, la posizione di Caterina de' Medici viene complicata. Lei è il primo sospetto dell'assassinio. Ma Francesco crede alla sua innocenza e la spinge a rafforzare la sua posizione in vista del momento in cui dovrà regnare con Enrico II. Caterina, però, si sente triste perché non riesce ad avere figli e , convinta di essere stata colpita di una maledizione, incarica il Valoroso comandante dei picchieri del re, di trovare il personaggio oscuro noto per le sue abilità di astrologo. Caterina attende con ansia, finché non darà alla luce il primo dei suoi figli. Alla morte di Francesco, ormai regina, non esita a stringere alleanze pericolose, complici le profezie di Nostradamus. La violenza scatenata dai cattolici contro i riformati in seguito alla congiura di Amboise è solo l'inizio di un conflitto destinato a culminare nella tragica notte di San Bartolomeo, quando le strade della capitale s'imporporeranno del sangue degli infedeli e Caterina, reggente di Francia dopo la morte di Enrico li, perderà tutto ciò che ha amato.

La Parigi del diciassettesimo secolo è l'essenza del vizio e della violenza. Maria de' Medici, si trova a fare i conti con le mire rapaci di Henriette d'Entragues. Con un documento scritto, Enrico ha promesso alla propria favorita di prenderla in moglie, e ora quel foglio è l'arma con la quale ricattarlo. Ma non è l'unica minaccia: un'altra arriva da un gruppo di nobili che cospirano per rovesciare il trono. Avvertendo che le sorti proprie e del re sono sempre più critiche, Maria decide allora di affidarsi a Mathieu Laforge, spia e sicario abilissimo, capace di sventare più di una congiura. Ma la regina non sa che il suo destino è segnato dalla lotta costante contro coloro che vogliono la fine del suo regno. Quando Enrico IV di Borbone muore avviene del cardinale di Richelieu. È lui ad acquisire un potere sempre maggiore, tradendo Maria de' Medici.

Analizzando i personaggi partiamo da Cosimo, ricordato come politico e banchiere. Egli come possiamo ben notare è un abile diplomatico, capace di gestire gli affari in modo silenzioso e minuzioso. Ciò che mi è piaciuto molto del suo personaggio è la sua passione per le arti, destinando gran parte del suo patrimonio di famiglia per rendere gloria Firenze con grandi opere monumentali. Ciò che forse mi ha un po’ spiazzata è stato il modo di rivolgersi verso sua moglie Contessina, alle volte davvero troppo brusco mettendola da parte. In questi momenti possiamo notare come Cosimo non si fidi degli altri.

Un’altro personaggio che mi è piaciuto tantissimo è stato Lorenzo, nominato anche il Magnifico, terzo erede della dinastia. Si presenta come un uomo romantico, innamorato di una donna di nome Lucrezia che non può amare e alla quale dedica innumerevoli poesie, e ambizioso. Non per questo, con il suo potere, è legato al periodo massimo del Rinascimento circondandosi di intellettuali come Michelangelo e Botticelli. Per quando riguarda i cosiddetti cattivi della situazione in realtà mi hanno sorpreso positivamente, un esempio ne è Jacopo Pazzi che sotto la maschera di cattivo e rude uomo si nasconde un animo umano che, purtroppo, non riuscirá a prevalere.

Nella terza parte abbiamo per la prima volta una donna al comando, una donna che mi ha davvero stupita: Caterina. La sua immagine è quella di una lottatrice, che si batte per ciò che ama e ciò che vuole anche a costo della sua stessa vita è a costo di perdere tutto. Ciò lo possiamo notare con le diverse peripezie che deve affrontare per il desiderio di avere un figlio.

Ultimo, ma non meno importante personaggio, che mi è particolarmente piaciuto è stato quello di Enrico che seppur donnaiolo alla sua età sa quello che vuole: l’amore verso Maria che si sente costantemente minacciata dall’amante del re.

Ho trovato la trama del libro scorrevole anche se, inizialmente, mi aspettavo fosse un libro pesante e noioso. Il linguaggio utilizzato nei dialoghi forse è troppo irreale e non corrisponde alla realtà ma per quanto riguarda le descrizioni, invece, hanno reso la lettura confortevole. Avendo guardato la serie tv mi aspettavo che gli eventi coincidessero ma ciò non è avvenuto, questo mi ha un tantino deluso. Per quanto riguarda lo stile non mi è dispiaciuto affatto se non per, come già detto, la formalità e i termini di poco uso utilizzati per i dialoghi. Le descrizioni, invece, sono state davvero utili per farmi catapultare nella storia.
In conclusione posso dire che questa sia davvero una lettura piacevole che vi porterà a conoscere la storia di una delle più grandi famiglie della nostra antica terra.


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