Autore: Corina Bomann
Casa Editrice: Giunti
Genere: Romanzo rosa storico
Pagine: 317
Prezzo ebook: 15,90€
Prezzo cartaceo: 9,99€
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Trama: È un freddo dicembre del 1895 nel piccolo villaggio di Spiegelberg, ai margini della Foresta sveva, e la giovane Anna spera che l'arrivo del Natale le permetta di vendere le sue meravigliose creazioni di vetro soffiato: angioletti, fiori, animali e cristalli di ghiaccio in ogni sfumatura di colore. Dopo la morte del padre, mastro vetraio, che le ha insegnato tutti i trucchi della sua arte, Anna è costretta a farsi carico della madre malata e della sorella minore, lavorando per un misero salario nel laboratorio del vecchio Philipps e di suo figlio Wenzel. Quando un giorno il ragazzo le chiede di sposarlo, Anna si sente di fronte a un bivio: potrebbe essere la via di uscita da una vita di stenti, eppure, nonostante l'amicizia che la lega a Wenzel, qualcosa dentro di lei si ribella. Il suo sogno è sempre stato viaggiare in paesi lontani e solo l'idea di un'esistenza tranquilla e ritirata le toglie il fiato. Finché una notte uno sconosciuto dagli occhi grigi come le nubi cariche di neve bussa alla sua porta consegnandole una busta chiusa da un sigillo di ceralacca. Una lettera che arriva dall'altra parte del mare e che sta per dischiuderle un mondo da fiaba: al fianco del giovane messaggero, Anna intraprenderà un lungo viaggio che la porterà fino a Londra, alla corte della regina Vittoria, per decorare con le sue raffinate figure di vetro l'abete della famiglia reale. Ma sarà davvero più vicina alla realizzazione di tutti i suoi sogni?
Ho notato questo romanzo in libreria ed ero davvero molto titubante prima di acquistarlo. Sono rimasta ad osservarlo per molto tempo prima di decidermi a prenderlo e, come sempre, l'istinto ha scelto bene.
È il lontano 1895 quando a Spiegelberg la giovane Anna viene convocata a Londra sotto invito della regina. Il suo talento nel realizzare angioletti di vetro oramai è molto noto. Sembra surreale che il suo sogno, condiviso con il padre per lungo tempo, di viaggiare con la sua arte si stia per realizzare. Lasciare la sua casa e la sua famiglia per due settimane le sembra quasi impossibile e doloroso ma è l’unica alternativa per poter curare la grave malattia della mamma. Il viaggio sarà percorso da insidie, nuove conoscenze e nuovi amori che sbocciano. Per Anna è il momento di voltare pagina.
Spostandoci sui personaggi, Anna è molto determinata a portare avanti il sogno che ha sempre condiviso con il padre, morto troppo giovane. Caratterialmente la vediamo come una ragazza davvero gentile e sopratutto premurosa verso i suoi cari. Mi è piaciuta molto perché, in certi aspetti, mi ricorda me, sempre con la paura costante di affrontare i cambiamenti e quello che non conosce.
“Ora mi chiedevo se da qualche parte oltre lo specchio ci fosse un’altra Anna, la cui vita scorreva come l’aveva sognata mio padre. Una Anna felice che poteva guardare con leggerezza al proprio futuro.”
Quando incontra John sin da subito prova ad instaurare un rapporto con lui anche se, inizialmente, non le risulterà semplice.
Quest'ultimo, infatti, è un ragazzo taciturno, rinchiuso in una bolla che lo porta a stare sempre sulle sue, ma conoscendolo bene si può capire che ha un gran cuore d’oro. Durante uno spiacente inconveniente, infatti, aiuta subito Anna procurandogli un alloggio e tutto ciò che le occorre per realizzare le sue statuine di vetro. È stato davvero gentile con lei, mettendo a rischio anche la propria incolumità.
“<<Ma io desidero rimanervi accanto!>> risposi confusa. Perché voleva liberarsi di me? Lo intralciavo?
<<Sarebbe troppo pericoloso, Anna ! Non credo che questa carrozza vi abbia intralciato per caso.>>”
Altro personaggio in particolare che mi ha davvero incuriosita è sicuramente De Vries, un anziano che apparentemente sembra davvero scorbutico e cafone, o almeno questa è stata la mia impressione iniziale, ma in realtà è stato come un padre per Anna. Nonostante non l’abbia accolta subito nei migliori dei modi si è mostrato davvero disponibile nel momento de bisogno. L’ha trattata come una seconda figlia e ciò mi ha davvero emozionato. Mi sono piaciuti tantissimo perché sono belli nella loro semplicità
“Sono comunque contento di avervi conosciuta! Come già vi ho detto, voi avete il merito di aver ridonato alla mia vita un barlume di luce.”
La trama devo dire che è molto semplice rispetto ai miei standard, leggendo continuamente thriller sono abituata agli innumerevoli intrighi e intrecci che si celano dietro a eventi crudi. Quello che mi ha sorpreso di questo libro, però, è l’originalità, la storia che viene raccontata. Di solito i romanzi di questo genere non mi prendono del tutto ma questo aveva qualcosa di tutto suo, non potevo fare scelta migliore.
Mi è piaciuto sopratutto per il fatto che l’autrice ha preferito incentrate la storia sul loro viaggio e non sulla loro storia d’amore, questo mi ha permesso una lettura diversa.
Spostanodomi sullo stile di scrittura, anche qui non c’è nulla di eccezionale perché risulta molto semplice e scorrevole. Le descrizioni non sono pesanti ma nonostante ciò sono in grado di catapultarti nell’ambiente. Le ho trovate confortevoli e interessanti
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Trama: È un freddo dicembre del 1895 nel piccolo villaggio di Spiegelberg, ai margini della Foresta sveva, e la giovane Anna spera che l'arrivo del Natale le permetta di vendere le sue meravigliose creazioni di vetro soffiato: angioletti, fiori, animali e cristalli di ghiaccio in ogni sfumatura di colore. Dopo la morte del padre, mastro vetraio, che le ha insegnato tutti i trucchi della sua arte, Anna è costretta a farsi carico della madre malata e della sorella minore, lavorando per un misero salario nel laboratorio del vecchio Philipps e di suo figlio Wenzel. Quando un giorno il ragazzo le chiede di sposarlo, Anna si sente di fronte a un bivio: potrebbe essere la via di uscita da una vita di stenti, eppure, nonostante l'amicizia che la lega a Wenzel, qualcosa dentro di lei si ribella. Il suo sogno è sempre stato viaggiare in paesi lontani e solo l'idea di un'esistenza tranquilla e ritirata le toglie il fiato. Finché una notte uno sconosciuto dagli occhi grigi come le nubi cariche di neve bussa alla sua porta consegnandole una busta chiusa da un sigillo di ceralacca. Una lettera che arriva dall'altra parte del mare e che sta per dischiuderle un mondo da fiaba: al fianco del giovane messaggero, Anna intraprenderà un lungo viaggio che la porterà fino a Londra, alla corte della regina Vittoria, per decorare con le sue raffinate figure di vetro l'abete della famiglia reale. Ma sarà davvero più vicina alla realizzazione di tutti i suoi sogni?
Ho notato questo romanzo in libreria ed ero davvero molto titubante prima di acquistarlo. Sono rimasta ad osservarlo per molto tempo prima di decidermi a prenderlo e, come sempre, l'istinto ha scelto bene.
È il lontano 1895 quando a Spiegelberg la giovane Anna viene convocata a Londra sotto invito della regina. Il suo talento nel realizzare angioletti di vetro oramai è molto noto. Sembra surreale che il suo sogno, condiviso con il padre per lungo tempo, di viaggiare con la sua arte si stia per realizzare. Lasciare la sua casa e la sua famiglia per due settimane le sembra quasi impossibile e doloroso ma è l’unica alternativa per poter curare la grave malattia della mamma. Il viaggio sarà percorso da insidie, nuove conoscenze e nuovi amori che sbocciano. Per Anna è il momento di voltare pagina.
Spostandoci sui personaggi, Anna è molto determinata a portare avanti il sogno che ha sempre condiviso con il padre, morto troppo giovane. Caratterialmente la vediamo come una ragazza davvero gentile e sopratutto premurosa verso i suoi cari. Mi è piaciuta molto perché, in certi aspetti, mi ricorda me, sempre con la paura costante di affrontare i cambiamenti e quello che non conosce.
“Ora mi chiedevo se da qualche parte oltre lo specchio ci fosse un’altra Anna, la cui vita scorreva come l’aveva sognata mio padre. Una Anna felice che poteva guardare con leggerezza al proprio futuro.”
Quando incontra John sin da subito prova ad instaurare un rapporto con lui anche se, inizialmente, non le risulterà semplice.
Quest'ultimo, infatti, è un ragazzo taciturno, rinchiuso in una bolla che lo porta a stare sempre sulle sue, ma conoscendolo bene si può capire che ha un gran cuore d’oro. Durante uno spiacente inconveniente, infatti, aiuta subito Anna procurandogli un alloggio e tutto ciò che le occorre per realizzare le sue statuine di vetro. È stato davvero gentile con lei, mettendo a rischio anche la propria incolumità.
“<<Ma io desidero rimanervi accanto!>> risposi confusa. Perché voleva liberarsi di me? Lo intralciavo?
<<Sarebbe troppo pericoloso, Anna ! Non credo che questa carrozza vi abbia intralciato per caso.>>”
Altro personaggio in particolare che mi ha davvero incuriosita è sicuramente De Vries, un anziano che apparentemente sembra davvero scorbutico e cafone, o almeno questa è stata la mia impressione iniziale, ma in realtà è stato come un padre per Anna. Nonostante non l’abbia accolta subito nei migliori dei modi si è mostrato davvero disponibile nel momento de bisogno. L’ha trattata come una seconda figlia e ciò mi ha davvero emozionato. Mi sono piaciuti tantissimo perché sono belli nella loro semplicità
“Sono comunque contento di avervi conosciuta! Come già vi ho detto, voi avete il merito di aver ridonato alla mia vita un barlume di luce.”
La trama devo dire che è molto semplice rispetto ai miei standard, leggendo continuamente thriller sono abituata agli innumerevoli intrighi e intrecci che si celano dietro a eventi crudi. Quello che mi ha sorpreso di questo libro, però, è l’originalità, la storia che viene raccontata. Di solito i romanzi di questo genere non mi prendono del tutto ma questo aveva qualcosa di tutto suo, non potevo fare scelta migliore.
Mi è piaciuto sopratutto per il fatto che l’autrice ha preferito incentrate la storia sul loro viaggio e non sulla loro storia d’amore, questo mi ha permesso una lettura diversa.
Spostanodomi sullo stile di scrittura, anche qui non c’è nulla di eccezionale perché risulta molto semplice e scorrevole. Le descrizioni non sono pesanti ma nonostante ciò sono in grado di catapultarti nell’ambiente. Le ho trovate confortevoli e interessanti
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