giovedì 15 agosto 2019

Recensione "La quinta stagione" di N.K. Jemisin

Titolo: La quinta stagione
Autore: N.K. Jemisin
Casa Editrice: Mondadori
Pagine: 490
Genere: Fantascienza/Narrativa Fantasy 
Prezzo cartaceo: 15,00€
Prezzo ebook: 7,99€
Link di acquisto: Clicca qui

Trama: È iniziata la stagione della fine. Con un'enorme frattura che percorre l'Immoto, l'unico continente del pianeta, da parte a parte, una faglia che sputa tanta cenere da oscurare il cielo per anni. O secoli. Comincia con la morte, con un figlio assassinato e una figlia scomparsa. Comincia con il tradimento e con ferite a lungo sopite che tornano a pulsare.


È sempre un’emozione quando termini un libro con il cuore che ti batte a mille, con la voglia di poter continuare al più presto la storia. Ho terminato proprio oggi il libro “La quinta stagione” di N.K. Jemisin e il pensiero di dover aspettare chissà quanto per il seguito di questa trilogia mi rattrista.  Devo dire grazie al gruppo di lettura organizzato da @fangirlingwiththemoon se ho scoperto questa piccola perla che finalmente ora possiedo con grande gelosia nella mia libreria.

Si parla dell’Immoto, di come questa unica grande terra viene percorsa da una grandissima faglia che fa fuoriuscire innumerevoli quantità di cenere tanto da oscurare il cielo per anni. Si parla della vita di Damaya, Syenite e Essun che colpita dal male sin dalla nascita sono legate da un unico destino. Si parla delle loro disavventure per salvare se stesse da un mondo così crudele e si parla di come siano costrette a crescere così velocemente. La fine di una storia, ma l’inizio di un’altra.

È per certo che questo libro si meriti a pieno il premio Hugo per il miglior romanzo perché siamo di nanzi ad una storia che sa il fatto suo. Non sapevo cosa pensare prima di iniziare questa nuova lettura, speravo solo che mi piacesse. Non è un libro come un’altro, qui abbiamo originalità allo stato puro. Non lasciatevi intimorire dalle quasi cinquecento pagine perché grazie allo stile di scrittura e alla compagnia dei personaggi perderete la cognizione del tempo. È quello che è successo a me.

Ho amato tantissimo i personaggi, la storia che si cela dietro essi. Partendo da Damaya posso dire di aver amato la sua forza, il suo modo di lottare contro la propria famiglia e contro la sua nuova vita che le viene presentata senza preavviso. Sebbene ci siano solo tre capitoli dedicati alla sua storia, cosa che mi ha rattristato, sono rimasta davvero sorpresa positivamente. Anche se piccola, Damaya è una bambina davvero intelligente ed autonoma, un personaggio ben costruito che sa come farsi amare. Mi è piaciuto molto il rapporto che ha creato con il suo custode Schaffa, di come lei si fidi ciecamente di lui. Se c’è qualcosa che non mi è piaciuto? Nulla.

“ <<Lo farò>> dice [..] <<Supererò la prova per te, Schaffa, te lo prometto.>>
<<La mia brava ragazza>> dice Schaffa e sorride, stringendola a se.”

Dire che ho adorato alla follia il personaggio di Syenite è poco perché è stato un personaggio che in qualche modo mi ha ricordato me, mi ci sono rispecchiata davvero tantissimo sopratutto per il suo modo di pensare e agire. Syenite è un personaggio davvero molto particolare, una ragazza molto furba anche se non sembra. Mi è piaciuta molto per il modo in cui ha agito durante ogni situazione difficile, mettendo la propria felicità da parte per assecondare il volere dei forti. Ha una forza davvero sorprendente per tutto ciò che ha dovuto passare ma, nonostante tutto, continua per la sua strada perfezionando sempre di più. Nel momento in cui Alabaster, il dieci anelli, entra a far parte della sua vita ho potuto notare un certo cambiamento in lei.  

“ Syenite s’inginocchia sulla pietra dura, fredda. È rimasta sola. Grida. Piange.”

Anche Alabaster è stato un personaggio veramente fantastico, anche se inizialmente ero molto diffidente. È grazie a lui se la nostra cara Syenite è maturata e ha i prati così tanto, come i valori della famiglia e il vero mondo. È un uomo molto saggio, rude e forte all’apparenza ma in realtà molto fragile. È quel genere di personaggio che ti entra nel cuore per non uscire più. Grazie a lui ho imparato davvero molto e non vedo l’ora di poter continuare a leggere di lui. 

“ <<È un dono se ci fa stare meglio. È una maledizione se permettiamo che ci distrugga. Sei tu a deciderlo: non gli istruttori ne i custodi ne nessun altro>> Alabaster si appoggia al leggi facendolo muovere piano.”

Altri personaggi mi sono piaciuti tantissimo come Essun che si ritrova costretta ad abbandonare la propria cosa a causa della sua vera natura, Hoa che è un bambino dolcissimo seppur molto taciturno e Lerna che sebbene sia comparso poche volte mi ha dato davvero un’ottima impressione.

La trama di questo libro sin da subito mi aveva catturato e ora che l’ho terminato non posso fare a meno di aspettare con ansia il suo seguito. Una trama che ti prende sin dall’inizio, che non ti delude e che rimane affidabile fino all’ultima pagina. L’ho trovata davvero originale e sorprendente, capace di incollarti alle pagine.
Lo stile di scrittura? Epicità allo stato puro.  Mi sono innamorata del modo di scrivere di N. K. Jemisin, così coinvolgente, crudo e semplice allo stesso tempo. Mi sono piaciute le descrizioni che mi hanno portato ad immergermi nel libro, i pensieri che mi hanno fatto capire di che pasta sono i personaggi.
Se vi consiglio questo libro? Assolutamente si perche questa storia merita di essere letta e di essere conosciuta.

Nessun commento:

Posta un commento